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Con la fine di Agosto 2009
le trappole ecologiche a feromoni, collocate nel palmeto
storico dei Giardini Winter di Bordighera, hanno catturato
alcuni insetti adulti. Prima di allora, l’ultimo esemplare
adulto finito nella trappola risaliva all’estate del 2008 e
pochi giorni dopo la palma infestata era stata localizzata e
distrutta. La prima infestazione risale all’autunno 2006 e
da allora tutte le palme infestate sono state distrutte. Nel
complesso, in due anni sono state abbattute 6 palme. Il dato
è incoraggiante e forse dimostra che una pronta azione di
distruzione dei focolai, senza troppi indugi, può dare
risultati
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Claudio Littardi |
significativi. Non dimentichiamo che in altre regioni,
nello stesso periodo, le palme attaccate dal Punteruolo
Rosso sono state migliaia.
Purtroppo, pochi giorni dopo, il servizio di vigilanza
comunale ha localizzato due focolai in giardini privati, a
cui è presto seguito un terzo. Subito è scattato l’ordine di
abbattimento e distruzione delle tre palme infestate.
L’obiettivo pricipale che si cerca di perseguire resta
quello di evitare la fuga di insetti adulti verso altre
piante vicine. La situazione ci impone di sacrificare alcune
piante per scongiurare gli effetti devastanti di una
infestazione generalizzata. Contro il Punteruolo Rosso
tolleranza zero! |
CON
L’ABBATTIMENTO E LA DISTRUZIONE DELLE PALME INFESTATE SI
EVITA LA FUGA DI INSETTI ADULTI VERSO ALTRE PALME VICINE. |
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L’avvolgimento del capitello
della palma abbattuta con una rete serve ad evitare la fuga
degli insetti adulti di Rhynchophorus ferrugineus.
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Il Servizio giardini del
Comune di Sanremo con il “Centro Studi e Ricerche per le
Palme hanno scatenato una “caccia” minuziosa al Punteruolo
Rosso. Sono stati attivati controlli periodici ed è stata
sensibilizzata la cittadinanza, invitando a denunciare
prontamente l’avvistamento di insetti o sospette
infestazioni di palme. |
L’esecuzione sistematica degli
abbattimenti – tecnica peraltro prevista dal decreto di
lotta obbligatoria – ha, fino ad oggi, impedito la crescita
esponenziale delle popolazioni di Punteruolo Rosso nella
Riviera di Ponente. Non dimentichiamo che ogni coppia di
adulti di Rhynchophorus ferrugineus può dare vita a decine
di soggetti in grado di riprodursi a loro volta e questo può
succedere circa ogni 6-7 mesi. Un rapido calcolo ci può
fornire le dimensioni e la gravità del fenomeno. |
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AZIONI
DI DIFESA E LA LOTTA |
L’unica possibilità che
abbiamo per salvare le migliaia di palme, che fanno parte
dello storico paesaggio della Riviera italiana e francese, è
eliminare con certezza ogni forma vivente dell’insetto.
Ma come fare? In questi anni
si è parlato molto di “rimedi efficaci” e il settore
commerciale ha fornito molte proposte non sempre però
supportate da rigorose prove scientifiche. Sono state
prospettate tecniche di diversa natura: dall’endoterapia
alle microcapsule, dalle aspersioni |
con prodotti di origine
naturale a “bombe” chimiche, dalla lotta biologica a
operazioni agronomiche di “pulizia biologica”, sino a
giungere ad applicazioni di alta tecnologia come le
microonde. Purtroppo le notizie che giungono dai vari
“fronti caldi” non sono incoraggianti e i focolai di
Punteruolo Rosso continuano a diffondersi.
Probabilmente non abbiamo
ancora trovato il modo giusto per debellare questo parassita
e le facili illusioni si scontrano spesso con deludenti
fallimenti.
La ricerca scientifica è in
ritardo, ma grazie al progetto “Tecniche di difesa dal
Punteruolo Rosso delle palme, Rhynchoforus ferrugineus
(DIPROPALM)” – finanziato dal Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali con D.M. 684/7303/08 del
12.3.2008 – ci si avvicina alla divulgazione di una prima
parte dei risultati scientifici frutto di un rigoroso lavoro
di ricerca.
Per quanto riguarda
l’endoterapia, nonostante la tecnica riduca notevolmente i
rischi per l’ambiente, non sono disponibili sufficienti
prove sperimentali comprovanti l’efficacia degli insetticidi
impiegati. Nel contempo sussistono incertezze circa le
modalità di applicazione e le conseguenze dovute ai danni
meccanici subìti dalle palme.
Circa invece i prodotti a base
di nematodi entomopatogeni (Steinernema carpocapsae),
sebbene in laboratorio ottengano buoni risultati, non
sembrano confermare l’efficacia nelle applicazioni in campo.
Lo stesso vale per i funghi entomopatogeni (gen. Beauveria).
Ultimamente è stato proposta,
come metodo di lotta, la ripulitura meccanica della palma da
ogni forma biologica, utilizzando strumenti da taglio.
Sebbene la pratica sia apprezzabile per il basso impatto
ambientale, non dovrebbe essere proposta come tecnica di
lotta, ma come tentativo ultimo per salvare singole piante
di rilevante pregio ornamentale.
Non dimentichiamo, infatti,
che le gravi ferite provocate ai tessuti con i tagli molto
invasivi, esercitano una sensibile attrazione verso gli
adulti colonizzatori. |
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Fase conclusiva del ciclo
biologico del Punteruolo Rosso, che coincide anche con
l’ultimo momento utile per ottenere la massima efficacia
degli abbattimenti controllati. |
Nella ricerca della palma
ospite, il Punteruolo Rosso risale le fonti di molecole
volatili liberate dalle palme ferite. Per ridurre il rischio
si dovrebbe irrorare periodicamemte la palma “risanata”, ma
per quanto? L’esperienza fatta in Riviera (Ligure di Ponente
– N.d.r.) ha visto la palma reinfestarsi in pochi mesi ed
stato poi necessario abbatterla urgentemente. Questa
tecnica, se non praticata con professionalità, rischia di
lasciare in piedi una palma che conserva tracce di insetti
allo stato biologico iniziale, che, dopo poco tempo, possono
infestare le altre palme vicine. Teniamo conto che è
difficile poter garantire di aver asportato meccanicamente
ogni forma biologica dell’insetto. Tentativi di curare
singole palme potrebbero comportare il rischio di lasciare
in vita anche pochi insetti, ma con effetti devastanti per
migliaia di altre palme!
È quello che è successo prima
in Spagna, poi in Sicilia, Campania, Puglia, Marche,
Abruzzo, Molise, Calabria, Sardegna e Lazio, regioni dove le
palme morte si contano, in alcuni casi, a migliaia. Certo,
in queste realtà catastrofiche, dove è difficile contare
anche i singoli focolai, distruggere le palme infestate può
essere meno importante e si può tentare di salvare qualche
esemplare di rilevante valore ornamentale o affettivo. In
questi casi, se qualche insetto sopravvive non potrà
peggiorare più di tanto una situazione già estremamente
compromessa. |
FORSE E'
MANCATA UNA VERA STRATEGIA |
Qui nella Riviera dei Fiori,
rispetto alle realtà sopra citate, la situazione è diversa!
Forse |
possiamo ancora salvarci, ma
non dobbiamo cadere nella trappola sentimentale di cercare
di salvare qualche palma con interventi curativi più o meno
efficaci e mettere così a repentaglio un patrimonio immenso.
Quale responsabilità è quella
di consigliare di tentare la salvezza di una palma con il
rischio di essere gli “untori” per altre decine di migliaia
di esemplari!
Per la Riviera non basta
riuscire ad uccidere il 90% degli insetti, su singole palme,
per poter evitare il disastro! Una coppia sopravvissuta può
essere devastante per l’ambiente circostante grazie alla
esponenziale rapidità di riproduzione, dovuta alla massiccia
ovodeposizione.
La città di Bordighera rappresenta oggi un baluardo per la
difesa delle palme della Riviera dei Fiori ed è, quindi, di
estrema importanza continuare a fronteggiare il Punteruolo
Rosso eliminando, senza indugio, le piante infestate.
Il Centro Studi e Ricerche per
le Palme non può che invitare l’Amministrazione del Comune
di Bordighera a perseverare in questa lotta. Possiamo solo
sperare che i tecnici trovino, sempre e in tempo utile, i
“focolai” e che i cittadini collaborino, come è stato fino
ad oggi, alla “caccia”.
Ma soprattutto chiediamo che si continui a rispettare
rigorosamente le disposizioni di abbattimento e distruzione
delle palme infestate in loco con biotrituratore! Solo così
possiamo sperare di evitare quello che oggi sta accadendo in
Italia e, purtroppo, anche nella troppo vicina Francia. Non
abbassiamo la guardia!
Dott. Claudio Littardi
Presidente del
Centro Studi e Ricerche per le Palme - Sanremo
Immagini di
Matteo Bordighera |
PER SAPERNE DI PIU’
Centro Studi e Ricerche per le Palme
Corso Cavallotti 113
Sanremo (IM)
tel. e fax 0184 541623
centrostudipalme@live.it
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