L'Istat ha
pubblicato due giorni fa il consueto
rapporto annuale Statistiche ambientali,
con l'intento, come sta scritto nella
prefazione di dare il proprio contributo
alle conoscenze sulle tematiche
ambientali, in un anno così importante
come quello che sta finendo, perché tra
pochi giorni ci sarà «la Conferenza Onu
sull'ambiente a Copenhagen che porterà
al nuovo accordo internazionale di
riduzione dell'emissione dei gas serra
per la lotta ai cambiamenti climatici
sostitutivo del Protocollo di Kyoto».
In
attesa di tale evento- scrivono ancora
sul rapporto Istat- sono numerose le
iniziative di informazione che mirano ad
ampliare la conoscenza e la
consapevolezza collettiva dei problemi
ambientali. La diffusione del sapere-
continua la prefazione - rappresenta
difatti la premessa indispensabile per
favorire un cambiamento culturale che
consenta l'avvio di un percorso di
sviluppo sostenibile ed è responsabilità
di tutte le istituzioni preposte alla
conoscenza promuovere la cultura del
rispetto dell'ambiente.
L'Istat
fornisce in questa direzione il proprio
contributo conoscitivo aggiungendo un
gradino di
informazione anche attraverso l'annuario
di statistiche ambientali. Che l'Istat
dia un contributo importante alla
conoscenza delle tematiche ambientali è
fuori discussione, dal momento che non
vi è migliore contributo alla conoscenza
che la fornitura di dati, attraverso i
quali comprendere i fenomeni e dai quali
muovere per la loro gestione ed
eventualmente rimuovere le criticità.
Un
lavoro importante quindi, svolto sin dal
1984 e anche quest'anno portato a
termine raccogliendo e selezionando dati
statistici relativi ai principali
parametri ambientali, che quest'anno
sono suddivisi in quattordici capitoli
tematici. Aria, acqua, conservazione
della natura, radiazioni ionizzanti,
sismicità, energia, agricoltura e
attività primarie, industria e servizi,
trasporti, turismo, rifiuti, rumore,
ambiente urbano e attività di controllo.
In tutto 361 pagine accompagnate da
tavole statistiche, tabelle e grafici e-
si dice nella prefazione - ciascun
capitolo strutturato in modo da
risultare fruibile da un pubblico vasto
che includa sia l'amministratore
pubblico sia il singolo cittadino che
voglia documentarsi su dati ambientali,
si apre con un testo di presentazione.
Presentazione d'insieme che invece manca
al rapporto, in cui non si trova nessun
quadro d'insieme o di presentazione che
dia una valutazione complessiva dello
stato dell'ambiente nel nostro paese o
che si addentri nella considerazione che
i temi così come selezionati e trattati
siano davvero efficaci nel raggiungere
quell'obiettivo.
Quest'anno l'uscita del rapporto non è
stata poi nemmeno accompagnata da una
comunicazione agli organi di stampa,
tanto che è avvenuta nel silenzio quasi
assoluto dell'informazione generalista
così come di settore.
Un approccio che non giova agli
obiettivi che gli estensori del
rapporto- che andremo a leggere nei suoi
quattordici capitoli- dicono invece di
voler raggiungere.(Lucia Venturi -
greenreport.it)