GLOSSARIO
Anossia, condizione di
carenza dell'ossigeno disciolto nelle acque di fondo; i valori che indicano
tale condizione sono compresi tra 0-1,0 mg/l. Le condizioni di anossia
provocano sofferenze e morie degli organismi che vivono nelle acque di
fondo.
Biocenosi, detta anche comunità biologica, indica il
complesso di microrganismi, vegetali ed animali, che convivono ed
interagiscono in uno stesso ambiente.
Bloom microalgali, chiamati anche fioriture, sono dovuti
all'abnorme sviluppo del numero delle microalghe presenti nelle acque, che
possono raggiungere anche milioni di cellule per litro. Determinano
torbidità e anomale colorazioni delle acque.
Clorofilla "a", pigmento presente nelle microalghe; al di
sopra dei 10 ug/l è indice di un aumento anomalo delle microalghe (biomassa
microalgale) per cui identifica una condizione di eutrofia.
Diatomee, classe di microalghe responsabili di fioriture
nelle acque marine, più frequentemente nel periodo invernale-primaverile. In
numero elevato determinano torbidità e anomale colorazioni delle acque.
Dinoflagellate, classe di microalghe responsabili di
fioriture nelle acque marine, più frequentemente nel periodo
estivo-autunnale. In numero elevato determinano torbidità e anomale
colorazioni delle acque.
Eutrofia, eutrofizzazione, condizione caratterizzata da
arricchimento delle acque in nutrienti, soprattutto composti dell'azoto e
del fosforo, che provoca una proliferazione delle microalghe (bloom) e delle
macroalghe, alterando la qualità delle acque interessate.
Feopigmenti, con questo termine si indica la forma
degradata, fotosinteticamente inattiva, della clorofilla "a". Questa forma è
presente nelle cellule senescenti e/o morte.
Fioriture microalgali, vedi alla voce bloom.
Fitoplancton, insieme di organismi vegetali autotrofi
fluttuanti nelle acque, primo anello della catena alimentare, nel quale sono
comprese le alghe unicellulari microscopiche (microalghe).
Fotosintesi clorofilliana, processo per cui i vegetali in
presenza di luce, disponibilità di anidride carbonica e acqua sono in grado
di formare sostanza organica. Nel processo viene liberato ossigeno
nell'ambiente.
Ipossia, condizione di diminuzione dell' ossigeno disciolto
nelle acque di fondo; i valori che indicano tale condizione sono compresi
tra 3,0 e 1,0.
Macroalghe: sono vegetali costituiti da un corpo
pluricellulare chiamato tallo, di struttura semplice, ma che raggiunge nelle
forme più evolute una differenziazione morfologica esterna simile a quella
delle piante superiori.
Microalghe: organismi unicellulari microscopici
appartenenti al fitoplancton.
Mucillagine La mucillagine è costituita principalmente da
polisaccaridi (zuccheri complessi) che si rigonfiano a contatto dell'acqua e
che si riuniscono formando aggregati di forma e di grandezza diverse. Essa
rappresenta un prodotto "extracellulare", ovvero un'escrezione emessa da
microalghe presenti normalmente in ambiente marino, oppure si forma per
disgregazione cellulare delle stesse. I meccanismi che inducono l'escrezione
di tale materiale da parte delle microalghe in ambiente marino e le
dinamiche di aggregazione sono tuttora oggetto di ricerca. Può presentarsi
sotto forma di un enorme batuffolo di cotone sfilacciato che copre tutto ciò
a cui aderisce. Generalmente si attacca alle protuberanze delle rocce e ai
rami delle Gorgonie e alla Posidonia Oceanica, scompare con le mareggiate e
con il raffreddarsi delle acque.
Nutrienti, termine per indicare soprattutto i composti
dell'azoto o del fosforo che provocano proliferazioni di microalghe.
Ossigeno, il parametro è un indicatore dello stato trofico,
nelle acque superficiali valori elevati > ai 10 mg/l (in sovrasaturazione)
sono in relazione a fioriture microalgali. Il valore medio è in genere
compreso tra 6-8 mg/l, ed è comunque soggetto a variazioni. Nelle acque di
fondo valori > a 3 sono nella norma.
pH, negli ecosistemi acquatici il pH è funzione della
quantità di C02 disciolta ed è un indicatore del metabolismo delle comunità
animali e vegetali (fotosintesi e respirazione). Nelle acque marine di
superficie il valore medio di pH si aggira su 8.20. I valori più alti (es.
8.9 ) coincidono con valori elevati di clorofilla e ossigeno. Nelle acque di
fondo diminuzioni (< 0.2) si hanno in coincidenza di stati ipossici/anossici
che producono ambienti riducenti, con formazione di sostanze tossiche (es.
ammoniaca, idrogeno solforato) dannose per le biocenosi di fondo. L'acqua di
mare, per l'elevato potere tampone, è comunque in grado di contenere le
variazioni di pH.
Salinità, l'acqua di mare contiene "sali" disciolti sotto
forma di ioni. La salinità è infatti espressa come n° di grammi di sali
disciolti per Kg di acqua. I valori più elevati nelle nostre acque costiere
sono compresi tra 34-36 psu. Diminuzioni si hanno in corrispondenza di foci
dei fiumi e dei porto-canali. La salinità nelle acque costiere superficiali
fornisce indicazioni sugli apporti fluviali che tramite diluizione ne
abbassano il valore. La salinità è misurata in psu, abbreviazione di
Practical Salinity Unit (unità di misura standard ottenuta misurando la
conducibilità).
Sonda multiparametrica è utilizzata per acquisire i profili
verticali dei principali parametri fisico-chimici dell'acqua (temperatura,
salinità, ossigeno disciolto, pH, conducibilità, densità, potenziale redox,
clorofilla "a") in funzione della profondità.
Sovrasaturazione dell'Ossigeno disciolto, condizione per
cui l'ossigeno disciolto nelle acque superficiali è in concentrazioni
superiori al suo valore di saturazione (equilibrio tra l'ossigeno disciolto
in acqua e quello gassoso atmosferico). Valori in s. indicano processi di
natura fotosintetica e di conseguenza elevata biomassa microalgale.
Sottosaturazione dell'Ossigeno disciolto, vedi ipossia e
anossia.
Stratificazione salina, condizione per cui a seguito di
sversamenti fluviali (in condizioni di mare calmo) si ha la formazione di
uno strato di acqua dolce in superficie e strati sottostanti a salinità
crescente. La stratificazione salina impedisce gli scambi gassosi tra
superficie e fondo.
Stratificazione termica, condizione per cui a seguito di un
riscaldamento delle acque superficiali (in condizioni di mare calmo) si ha
la formazione di uno strato superficiale più caldo e strati sottostanti più
freddi (condizione tipica del periodo estivo). La stratificazione termica
impedisce gli scambi gassosi tra superficie e fondo.
Upwelling, processo per cui vi è risalita di acque di fondo
in superficie determinato soprattutto da correnti e indirettamente da venti.
Zooplancton, comprende tutti gli organismi planctonici
eterotrofi che si nutrono per assunzione di particelle viventi e non, con un
range dimensionale da <200 µm fino a 10 cm. E' il principale consumatore di
microalghe. Lo zooplancton comprende sia organismi adulti che forme larvali
di organismi che normalmente vivono sul fondo.
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