|
La proposta di questo
tema ha esclusivamente l’intento di proporre dei
quesiti per cercare di comprendere se il lettore
possiede
informazioni sufficientemente fondate per affrontare
in modo cosciente il tema "vaccinazioni" per gli
adulti e per i bambini.
Non possiamo
nascondere la nostra convinzione che troppe sono le
convinzioni che purtoppo non
corrispondo a verità e che ci portano, spesso
inconsapevolmente, a fare scelte di tipo sanitario
non direzionate propriamente al mantenimento o alla
prevenzione dello stato di benessere.
La serie di domande
che poniamo vi indicherà qual'è il vostro grado di
conoscenza dell'argomento.
Nel caso in cui non
abbiate risporte esaustive, vi consigliamo di
cercarle in modo non sommario ma approfondito dato
che riguardano un tema che nasconde molte verità ai
più sconosciute.
|
-
I vaccini servono
veramente a salvaguardare la salute nostra e dei
nostri figli ?
-
Quanto siamo
veramente informati degli eventuali danni, più o
meno gravi, prodotti dai vaccini ?
-
Siamo al corrente
che vaccinando possiamo incorrere in qualche
rischio, poiché due leggi dello Stato ammettono
già che possono succedere degli inconvenienti e
per tale motivo si prevede un indennizzo e un
risarcimento a chi verrà colpito da tali
avversità ?
-
Conosciamo la
legge n°210/92 e successive modifiche e la
229/05 che dovrebbero essere affisse in tutti
gli studi medici pubblici e privati in modo tale
che chiunque informandosi possa sapere che i
danni esistono realmente ?
-
Quanti genitori
hanno preso visione delle controindicazioni che
sono contenute nel foglietto accompagnatore di
ogni medicamento, comprese le vaccinazioni ?
-
Siamo a conoscenza
di quali e quante malattie sono prodotte dai
vaccini ?
-
Perché, nella
Comunità Europea, le vaccinazioni rimangono
obbligatorie solo in Italia (Unica regione che
ha tolto l’obbligo è il Veneto) e Francia ?
-
Perché si vaccina
senza fare nessun accertamento preventivo? E se
ci fosse latente un qualunque deficit
immunitario, primario o secondario, cosa
accadrebbe ?
-
E’ assurdo
affermare che le vaccinazioni producono malattie
?
-
Perché la medicina
allopatica ha creato il “dogma” dei vaccini
quando i dogmi possono essere accettati solo
nell’ambito della fede ?
-
Siamo a conoscenza
che con l’evento delle vaccinazioni c’è stato un
calo delle malattie infettive ma
contemporaneamente un incremento esponenziale
delle malattie degenerative ?
-
Siamo a conoscenza
che non esiste la possibilità di curare le
reazioni avverse delle vaccinazioni ?
Sono spunti di
riflessione ma che vi invitiamo a verificare
attraverso un'indagine più approfondita
dell'argomento. Essi sono il frutto di
considerazioni ed osservazioni.
Tutti i dati che
abbiamo osservato e analizzato ci hanno hanno
mostrato che la gran parte delle pandemie nel nostro
paese si sono ridotte non attraverso vaccinazioni di
massa ma attraverso un sensibile miglioramento delle
condizioni di vita della popolazione e/o una maggior
attenzione alle forme di prevenzione più elementari
in quel momento disponibili. L'apporto dei vaccini
al raggiungimento di tale traguardo è a dir poco
discutibile, mentre assolutamente determinanti sono
le caratteristiche dell'ambiente o terreno in cui
l'evento patologico ha più o meno capacità di
sviluppo ed espansione.
Un esempio
emblematico del nostro tempo è l'HIV: pur non
esistendo ancora un "vaccino" la diffusione di
questa forma patologica in Italia e in molti paesi
industrializzati si è sensibililmente ridotta negli
ultimi anni mentre nei paesi in "via di sviluppo" è in continuo drammatico aumento. L'HIV non è
una piaga divina ma un segnale a cui l'uomo dovrebbe
e può rispondere di conseguenza.
La malattia, in
genere, questo rappresenta: è un importante segnale
d'allerta e spesso un'opportunità di evoluzione
fisica (come nel caso delle "classiche" malattie
dell'età infantile) o metafisica.
In parole povere un
corpo sano (ed una mente sana) ha grandi capacità
naturali di autodifesa mentre se troppo debilitato non ha
gli strumenti necessari alla risoluzione dei disagi
con cui esso si confronta continuamente. I vaccini
non ne aumentano le sue capacità immunitarie, non le
modulano, ma le rendono solo più specifiche,
indebolendo però il sistema nella totalità. Forse, e
ripeto forse, attraverso un vaccino siamo
maggiormente in grado di affrontare "un argomento"
specifico, ma ciò ci rende in seguito
particolarmente incapaci di affrontarne altri.
I vaccini non hanno
mai rappresentato la soluzione dei problemi della
sanità mondiale, li hanno invece nascosti
rafforzandone nel tempo la loro capacità distruttiva
ed inoltre, contemporaneamente, hanno ridotto
l'innata capacità di reazione insita nel genere
umano, sempre più dipendente invece dai "medicinali
sintetici" e dal potere di chi li distribuisce.
Per cui vi invitiamo
alla riflessione (RG)
|