La rosa dei venti più semplice è
quella a 4 punte formata dai soli quattro punti cardinali:
Nord anche detto settentrione, mezzanotte, borea o
tramontana
Sud anche detto meridione,
mezzogiorno oppure ostro
Est anche detto oriente o
levante
Ovest anche detto occidente o
ponente
Tra i quattro punti cardinali principali si possono fissare 4 punti
intermedi:
Nord-Ovest anche detto
maestrale
Nord-Est anche detto
grecale
Sud-Est anche detto
scirocco
Sud-Ovest anche detto
libeccio
Questi quattro uniti ai quattro punti cardinali formano la rosa dei
venti a 8 punte.

Tra gli otto punti sopra individuati è
possibile indicarne altri otto ottenendo così una rosa dei venti a
16 punte. I nuovi otto punti sono in senso orario: Nord-Nord-Est,
Est-Nord-Est, Est-Sud-Est, Sud-Sud-Est, Sud-Sud-Ovest,
Ovest-Sud-Ovest, Ovest-Nord-Ovest e Nord-Nord-Ovest.
Volendo è possibile continuare le suddivisioni raddoppiando di volta
in volta i punti intermedi.
Ai vari punti cardinali ed ai punti intermedi a questi sono
associati anche altri nomi che identificano i venti provenienti da
quelle direzioni. Infatti sono anche nomi di venti: tramontana, bora
(vento gelido che soffia da est-nord-est), ostro (vento caldo che
soffia da sud), levante e ponente. È questa doppia corrispondenza
tra punti cardinali e nomi di venti che genera il nome rosa dei
venti.
Lo rosa dei venti è presente come immagine di sfondo in ogni
bussola.
La tramontana è un vento freddo
proveniente da nord, frequente in Liguria, soprattutto in inverno,
dove spira con particolare violenza, in particolare allo sbocco
delle valli, causando repentini e considerevoli cali di temperatura.
Può verificarsi a cielo sereno, oppure con cielo nuvoloso e
precipitazioni quando è associata ad un sistema perturbato.
Quest'ultimo caso è, appunto, quello detto di "tramontana scura"
che, nella Riviera ligure, spinge giù dall'arco appenninico e alpino
le perturbazioni provenienti da settentrione. Per questa ragione un
proverbio ligure sentenzia: "tramuntan-na scüa, ægua següa"
("tramontana scura, pioggia sicura").
La Bora/Grecale è un vento
catabatico nord/nord-orientale, che soffia nel Mar Adriatico, in
Grecia e in Turchia.Il nome deriva dal fatto che è un vento
settentrionale, "boreale", a cui si rifà anche la figura mitologica
greca chiamata Borea.La Bora è famosa soprattutto a Trieste, dove
soffia specialmente in inverno ed è definita "Bora chiara" in
presenza di bel tempo o "Bora scura" in condizioni di tempo
perturbato. E' detta "porta della bora" quell'interruzione della
catena alpina (nelle alpi Giulie) tra il monte Re (in sloveno Nanos)
e il monte Nevoso (in sloveno Sneznik). E' qui che si incanala
l'aria che letteralmente casca sull'Adriatico, investendo
principalmente Trieste e attenuandosi a Nord e a Sud, a Monfalcone e
nella parte settentrionale dell'Istria. La bora prosegue il suo
cammino lungo la direzione acquisita, giungendo a volte fino a
Venezia, a Chioggia in particolare, causando un vivace moto ondoso.
Questo tipo di vento può raggiungere velocità di 150 kilometri
all'ora. Nonostante i triestini sano abituati a questa intensità,
funi e catene (un tempo, invero più frequentemente) vengono spesso
stese lungo i marciapiedi del centro di Trieste, per facilitare il
traffico dei pedoni nei giorni di vento più intenso. A causa della
frequenza dei giorni ventosi, gli edifici devono essere costruiti
con opportuni criteri per sopportarne la forza. L'occasionale caduta
di una tegola sui passanti è fortunatamente una rara eccezione.
Il Levante
è un vento generalmente debole che spira da Est verso Ovest nel
Mediterraneo occidentale. Il vento si origina nel centro del
Mediterraneo al largo delle Isole Baleari e soffia verso Est per
raggiungere la sua massima intensità attraverso lo Stretto di
Gibilterra. La sua influenza è sentita fino in Italia sul Tirreno e
sulla parte centro-meridionale dell'Adriatico. È un vento fresco e
umido, portatore di nebbia e precipitazioni, riconosciuto come causa
di particolari formazioni nuvolose sopra la Baia e la Rocca di
Gibilterra, dove può dare provocare mare agitato e trombe marine. Il
vento può manifestarsi in qualunque periodo dell'anno, ma ricorre
comunemente fra luglio e ottobre. D'inverno, il Levante è spesso
accompagnato da piogge forti. Il nome del vento deriva da levante
inteso come Est, il punto cardinale da cui ha origine.
Lo scirocco è un vento caldo
proveniente da Sud-Est che proviene dal Sahara e da altre regioni
del nord Africa.
Nasce da masse d'aria tropicali calde e secche trascinate verso nord
da aree di bassa pressione in movimento verso est sopra il
Mediterraneo. L'aria calda e secca si mischia con quella umida del
movimento ciclonico presente sul mare ed il movimento in senso
orario spinge questa massa d'aria sulle coste delle regioni del sud
Europa.
Lo scirocco secca l'aria ed alza la polvere sulle coste del
Nordafrica, tempeste sul mediterraneo e tempo freddo ed umid
sull'Europa. Il vento soffia per un tempo variabile da mezza
giornata a molti giorni. Molte persone attribuiscono a questo vento
effetti negativi sulla salute per via del caldo e della polvere
portata dalle coste dell'Africa e della discesa della temperatura in
Europa. La polvere può causare danni ai dispositivi meccanici e
penetrare negli edifici.
Questi venti soffiano più di frequente, con velocità fino a 100
Km/h, in primavera ed autunno raggiungendo un massimo nei mesi di
marzo e novembre.
Lo stesso vento assume il nome di jugo is Croazia e ghibli in Libia.
Lo scirocco che giunge sulle coste francesi contiene più umidità ed
assume il nome di marin.
Ostro o mezzogiorno (dal
latino Auster, vento australe) è il nome tradizionale di un vento
che spira da Sud nel Mar Mediterraneo; è anche detto vento di
Mezzogiorno. L'ostro è un vento caldo e umido portatore di piogge. I
suoi effetti sul clima italiano sono piuttosto deboli e poco
sensibili. L'Ostro è a volte identificato col Libeccio o lo Scirocco
ai quali è simile.
Libeccio (spira da Sud Ovest), anche
detto Africo o Garbino.
Vi sono più ipotesi sul nome: la più diffusa, è che derivi dal fatto
che nell'isola di Creta, presa come punto di riferimento per la
denominazione dei venti, il Libeccio spira dalla Libia (antico nome
del continente africano).
L'altra, accreditata presso i linguisti, è che derivi dall'arabo
lebeg.
Il nome Garbino è utilizzato nell'area orientale dell'Emilia Romagna
e nel nord delle Marche. In Friuli, nella Venezia Giulia e in
Dalmazia è chiamato Garbin
Il Ponente, anche detto Zefiro o
Espero è un vento del Mar Mediterraneo che spira da Ovest. È il
vento caratteristico delle perturbazioni atlantiche che attraversano
il mediterraneo da ovest verso est. I suoi effetti sono sentiti
soprattutto sul Mar Tirreno e sul Mare Adriatico centro-meridionale.
Il Ponente è un vento fresco tipico dei pomeriggi estivi; così come
il Libeccio può essere portatore di maltempo.
Il maestrale è un vento forte e
freddo proveniente da Nord-Ovest, tipico della stagione invernale,
che soffia con particolare frequenza soprattutto in Sardegna e nella
Valle del Rodano, in Francia.
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