Goletta Verde: salute del mare critica vicino alle foci dei fiumi marchigiani

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Lunedì, 1 Luglio 2013

 

ANCONA - È un quadro a tinte fosche quello emerso dalle analisi dei biologi di Goletta Verde sullo stato di salute del mare marchigiano. Per ben otto campionamenti su dodici, infatti, i monitoraggi scientifici hanno evidenziato cariche batteriche di molto superiori a quelle consentite dalla normativa. In cinque punti, in particolare, il riscontro è di acque fortemente inquinate: nei pressi della foce del fiume Tavollo a Pesaro, della foce del Torrente Arzilla a Fano, della foce del canale presso Stazione Torrette di Ancona, della foce del fiume Musone a Porto Recanati e del Fosso Castellano a Porto Sant’Elpidio.

Gli altri tre punti, inquinati, invece, sono quelli campionati nei pressi della foce del Fosso Asola a Civitanova Marche, della spiaggia foce torrente Menocchia a Cupra Marittima e della foce del torrente Ragnola a San Benedetto. Gli esiti delle analisi dimostrano la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di escherichia coli e enterococchi intestinali al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente.

Sotto accusa ancora una volta foci dei fiumi e canali, che dimostrano delle carenze depurative, risultato di un insufficiente trattamento dei reflui, soprattutto dei comuni interni. È questa la fotografia scattata da Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.

L’istantanea regionale sulle analisi dell’equipe di biologi di Legambiente, è stata presentata questa mattina, in conferenza stampa nell’Aula del Mare al Porto di Ancona, da Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, Leonello Negozi, della segreteria Legambiente Marche e da Francesca Pulcini, responsabile Campagne Legambiente Marche.

Questo il quadro delle analisi effettuate. In provincia di Pesaro-Urbino i campionamenti effettuati sono stati tre, di cui due giudicati “fortemente inquinati”. Oltre i limiti il carico inquinante riscontrato nei pressi della foce del fiume Tavollo, in via del Porto, in località Gabicce Mare del comune di Pesaro e nei pressi della foce del Torrente Arzilla in località via del Moletto a Fano. Entro i limiti, invece, le analisi effettuate nei pressi della spiaggia di Fiorenzuola, in località Fiorenzuola di Focara di Pesaro.

Tre anche i campionamenti in provincia di Ancona. Due i prelievi effettuati nella città capoluogo e per uno di questi le analisi hanno rilevato acque “fortemente inquinate” nei pressi della foce del canale Stazione Torrette, in località Torrette di Ancona; mentre entro i limiti sono risultate quelle analizzate nei pressi della spiaggia di Portonovo, in località Portonovo di Ancona. Nessun problema riscontrato anche nell’altro prelievo effettuato nei pressi della spiaggia Ponte Rosso, al lungomare Dante Alighieri del comune di Senigallia.

In provincia di Macerata è risultato “fortemente inquinato” il punto di prelievo nei pressi della foce del fiume Musone a Porto Recanati, località Numana; mentre erano minori, ma pur sempre oltre i limiti, i livelli di carica batterica del prelievo effettuato nei pressi della foce Fosso Asola a Civitanova Marche, il cui giudizio è dunque di “inquinato”.

In provincia di Fermo, sono risultate “fortemente inquinate” le acque prelevate nei pressi della foce Fosso Castellano a Porto Sant’Elpidio. Restando nella stessa provincia, è risultato entro i limiti il campionamento nei pressi della foce del Torrente Valloscura, via Lungomare Fermano, al confine con Lido di Fermo, a Porto San Giorgio.

Entrambi “inquinati” i due campionamenti effettuati in provincia di Ascoli Piceno e precisamente nei pressi della spiaggia alla foce del torrente Menocchia a Cupra Marittima e della foce torrente del Ragnola a San Benedetto del Tronto.

«Il quadro scaturito dalle analisi dei nostri biologi non può che preoccuparci. In troppi punti, ben otto rispetto ai dodici campionamenti regionali, le acque presentavano cariche batteriche oltre le soglie consentite dalla normativa» sottolinea Katiuscia Eroe, portavoce della Goletta Verde di Legambiente.

«Dei quattro punti di campionamento che hanno riscontrato parametri entro i limiti di legge, due riguardano specchi di mare che rientrano nel territorio di due Parchi regionali – aggiunge Francesca Pulcini responsabile campagne di Legambiente Marche - Diciamo questo a dimostrazione di quanto la tutela delle aree protette e soprattutto un attento monitoraggio di queste ultime rappresenta la chiave di volta per salvaguardare non solo le aree dell'entroterra ma anche quelle marine. E' anche per questo motivo che la tappa di Goletta Verde nelle Marche ha voluto rilanciare e segnare un passo decisivo anche per una pronta istituzione dell'area marina protetta del Conero e, in generale, stimolare a percepire il nostro territorio in un'ottica di insieme che di certo non può prescindere dalla qualità dello sviluppo sostenibile dell'entroterra e della fascia costiera». (corriereadriatico.it)

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