Nel mondo ci sono 14 'bombe a orologeria', progetti previsti per i prossimi anni capaci di aumentare le emissioni di CO2 di un ulteriore 20% rendendo impossibile tenere i cambiamenti climatici sotto controllo. A censirli e' stato un rapporto di Greenpeace, secondo cui i maggiori pericoli vengono da Cina e Australia.
Tutti i progetti, dall'estrazione del carbone nella Cina occidentale allo sfruttamento del gas e del petrolio artico, riguardano estrazione e distribuzione di combustibili fossili, e se portati a termine aggiungeranno 300 miliardi di tonnellate di CO2 alle emissioni entro il 2050 attraverso la produzione e il consumo di quasi 50 milioni di tonnellate di carbone, piu' di 29 miliardi di metri cubi di gas naturale e 260mila barili di petrolio: ''Questi progetti - scrive il rapporto - spingeranno le emissioni significativamente al di sopra di quella quota che gli scienziati indicano come 'punto di non ritorno' per non far diventare totalmente fuori controllo i cambiamenti climatici''.
Al primo posto della 'classifica' c'e' il progetto di aumentare l'estrazione di carbone nella Cina occidentale, che immettera' 14 miliardi di tonnellate di CO2 in atmosfera. A seguire ci sono i progetti di sfruttamento degli idrocarburi artici con 5 miliardi di tonnellate e i piani australiani per aumentare l'export di carbone. (ANSA)
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