FANO - I carabinieri del Noe di Ancona hanno scoperto un altro tratto di mare, davanti al litorale di Fano, inquinato da tonnellate da rifiuti speciali, pietre e pezzi di metallo, derivanti dai lavori sulla massicciata della ferrovia adriatica, che corre lungo la costa.
Per risalire ai responsabili dell’inquinamento, la procura di Pesaro ha disposto il sequestro di un chilometro di costa, dalla foce del fiume Metauro verso Senigallia. Secondo gli investigatori - diretti dal capitano Vincenzo Marzo - i rifiuti sversati in mare sarebbero di natura pericolosa. Quello scoperto oggi, su segnalazione di alcuni cittadini, è un nuovo tratto di costa inquinata, dopo quello messo sotto sequestro nei giorni scorsi davanti al litorale di Montemarciano. Entro poche ore i carabinieri subacquei di Roma si sposteranno dal mare di Montemarciano, dove sono stati impegnati sino a oggi, per sondare quello del Fanese interessato da quest’ultima indagine. Lungo la costa sorge anche un campeggio e a pochi metri di distanza vi è un tratto di spiaggia balneabile. (corriereadriatico.ity)
PS: vorrei ricordare ai lettori che Fano nel 2012 ha ricevuto (come quasi tutte le località balneari delle Marche) la Bandiera Blu e tre vele di Legambiente (RG)
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