[ San Benedetto T. - Come difendersi dalle "bombe d'acqua" di Gaspari -]
Tutti sbugiardati: Sindaco, Lavori Pubblici. CIIP, Multiservizi e tutta l'illustre schiera di incapaci che, sperperando per decenni soldi pubblici, nulla hanno saputo fare per difendere San Benedetto da pioggerelline e pioggerellone. Hanno perfino peggiorato la situazione. A dirgli somari e ripetenti s'offendono, così non glielo dico. Preferisco dargli una mano, offrirgli un'idea, prima che buttino al vento altri milioni di nostri euro in strambe consulenze e progetti confusionari come l'ultimo, che prevede - quando si dice il genio - di costruire "vasche di prima pioggia" (sic!) da vuotare come fossero secchielli da spiaggia. Da ridere a crepapelle. Infatti il progetto CIIP andrà prossimamente su Topolino.
Invece ecco l'idea, semplice e antica, l'uovo di Colombo. L'unica che per come siamo messi può funzionare.
San Benedetto non è costruita sulla roccia, ma sulla sabbia. Giacchè la sabbia assorbe l'acqua, basta ritornare alla sabbia: togliamo asfalti cementi muri e marciapiedi che le abbiamo messo sopra, gigantesco impermeabile sulle spalle del territorio. La sabbia si berrà "naturalmente" tutta l'acqua del mondo, comprese le "bombe d'acqua" e non s'allagherà più niente. Non c'è bisogno di condotte, scarichi, tombini, pompe, marchingegni di sollevamento, non serve ammattirsi per trovare pendenze impossibili; niente cantieri, niente grandi opere idrauliche, niente consulenze a peso d'oro. Tranne la Statale, che lascerei asfaltata com'è (chissà perchè, è il posto che s'allaga meno), si arino tutte le strade della città fino a scoprire la sabbia, colmando i dislivelli con sabbia di Marzialetti (anche se è nera). Strade e piazze insabbiate contro gli allagamenti. Mamma li turisti! Col vento s'alzerà polvere, ma che sarà, diventeremo tutti spolveratori. I piedi porteranno la sabbia dentro casa, ma che sarà, bestemmieremo. Per le strade si circolerà a fatica, ma tanto anche oggi, no? Poi abbiamo tanti SUV... Gli autobus avranno 4 ruote motrici, le biciclette gomme più larghe, metteremo gli ombrelloni davanti casa, cadendo non ci faremo male, ci sarà più silenzio...
Morale del paradosso: possibile non si capisca che l'unica soluzione agli allagamenti è costruire di meno e meglio, poi smetterla di impermeabilizzare ogni spazio libero e poi riportare alla luce più terra, pardon più sabbia possibile? Si bandiscano dai lavori pubblici e privati tutti i materiali impermeabili, adoperando solo asfalti e cementi permeabili e/o traspiranti. Dice la fisica: "L'assorbimento di liquidi, come l'evaporazione, dipende dalle caratteristiche della materia e dalla superficie libera". Da questo punto di vista la sabbia è d'oro: perchè allora coprirla con impermeabili d'asfalto e cemento? Usiamo la testa e la tecnologia.
L'esempio di piazza San Giovanni: s'allaga di più (anche) perchè avete rifatto l'asfalto male, come peggio non potevate, e ve ne siete pure vantati! Ve lo dissi e ve lo scrissi (4 aprile 2007, "Vasca San Giovanni Battista", articolo pubblicato). Oggi continuate imperterriti: i 40.000 euro di toppe d'asfalto per la Tirreno-Adriatico, oltre a durare niente perchè non le sapete neanche fare, dal punto di vista degli allagamenti peggioreranno ancora la situazione. (Pier Giorgio Camaioni)
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