ROMA - Non solo anidride carbonica, ma nelle città italiane si respira anche il metano. A dirlo è una ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche, svoltasi a Firenze e publicata su Environmental Pollution. Lo studio mette l’accento sulla produzione di metano nelle città. Il metano viene prodotto in quantità minori rispetto alla CO2, ma ha un effetto molto più importante come gas serra. I ricercatori hanno anallizzato i flussi provenienti dalle perdite delle condotte che portano il metano nelle nostre case per il riscaldamento. I dati sono stati raccolti a partire dal 2005.
"L'impatto ambientale di questo gas si sviluppa attraverso due canali differenti", ha spiegato Gioli. "In primo luogo, il metano che scorre nelle nostre condotte, arrivando nelle caldaie domestiche, viene trasformato, con la combustione. Ma lo studio dimostra come le piccole perdite di metano, che avvengono nelle reti di distribuzione cittadina o nelle caldaie domestiche, generino un flusso diretto nell'atmosfera, che a sua volta crea un effetto serra addizionale", ha precisato il ricercatore.
Fondamentale è non sottovalutare gli effetti sull'ambiente di questo rilascio di Ch4. "Se l'anidride carbonica è il gas serra più importante, a causa delle grandi quantità presenti in atmosfera, il metano, anche se presente in concentrazioni molto più basse, induce un effetto serra 25 volte maggiore - prosegue il ricercatore dell'Ibimet-Cnr - nei nostri dati, le emissioni
di questo gas sono circa lo 0,6% di quelle di Co2, ma in virtù del maggiore Gwp (Global Warming Potential) che quantifica la capacità di un gas di creare effetto serra, il suo contributo arriva a pesare sul totale per il 15% rispetto all'anidride carbonica".
Tra i maggiori responsabili delle emissioni di metano in città sono gli impianti di riscaldamento domestico nel periodo invernale che, in una città come Firenze, incidono per l'80% rispetto al 20% delle emissioni prodotte dalle auto. (repubblica.it)
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