Segambiente: "Risistemata l'alberatura", oggi segare alberi si dice così

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Sabato, 21 Luglio 2012

 

[ A San Benedetto segati anche i quattro pini di Largo Lazio. "Risistemata l'alberatura", oggi segare alberi si dice così. ]

I segatori del Comune colpiscono ancora. Ancora pini. Hanno fatto presto, erano solo quattro, di età media. Ma quanti danni facevano. Mica solo l'asfalto sollevavano, eh no, questi erano davvero fetenti. Le loro pigne (in quantità industriale) ammaccavano tutte le macchine del quartiere S.Antonio. Danni enormi. Ma poi colpivano a tradimento anche le persone, anziani donne bambini, pure cani e gatti. A forza di pigne in testa, a tanti venivano idee strane bizzarre e stupide, altri diventavano d'improvviso tirchi e avari; le bestie diventavano più piscione, una puzza sotto ai pini...

La resina di quei quattro, poi, era terribile: appiccicosa più del Bostik, se la pestavi rischiavi d'incollarti all'asfalto proprio al momento d'attraversare via Piemonte. Pare che uno uscito dal ristorante cinese, ci morse, ma non si videro manifesti, era cinese... Poi gli aghi-di-pino, oh! Puntuti da accecarti! Pare che uno ne restò cieco davvero, tanto che l'INPS gli diede la pensione. Ma sul TG1 hanno fatto vedere un filmato che quello ci vede, ora tutta l'Italia plaude alla nostra Guardia di Finanza che scova pure i ciechi da aghi di pino di largo Lazio di San Benedetto, ma finti. E i rami? Ah i rami!... Pericolosissimi! Dal terzo pino ne cadde uno nel '96 che ruppe il campanello di una bicicletta nera coi freni a bacchetta, il Pompiere Adriatico uscì in edizione speciale, Forza Italia fece pure al Sindaco un'interrogazione urgente taglia-pini che prima o poi approderà in Consiglio...

E l'ombra? Ne vogliamo parlare? L'ombra da queste parti fa male, e giustamente si desertifica tutto. L'ombra influisce sull'umore, infatti guardarsi dai tipi ombrosi, quante volte si sente dire. Poi gli uccelli attirati dai pini, una calamità. Troppi e chiassosi. Troppi decibel. Svegliavano perfino sindacogaspari. Se n'accorse addirittura Legambiente prima di cambiare nome. Lì intorno, su tre lati, ci sono palazzi di 6-7 piani pieni di gente, tutto quel frastuono allegro e spensierato quando ormai siamo tutti tristi... E gli uccelli fanno anche le cacche, che se si combinano con la resina hai una miscela esplosiva. Il Pompiere Adriatico una volta scrisse che uno ci morse, e mica era il primo aprile...

Infine la ferrovia, che passa radente a soli 5 metri. Finora ci era andata bene perchè forse non se ne erano accorti, ma pare che il Regolamento Generale sia chiaro: vicino alla ferrovia non devono esserci alberi di pino, distolgono il macchinista. Quindi si seghino tutti i pini, da Aosta a Trapani. Però secondo me se n'erano accorti, a Trenitalia, infatti avevano eliminato quasi tutte le fermate, fra poco avrebbero cominciato a smontare i binari. Poi dev'essere successo che sono arrivate le proteste dei passeggeri che erano disturbati dai 4 pini, ogni volta gli si interrompeva il tetro paesaggio di case e cemento che li rilassava tanto...

Meno male quindi questo provvedimento intelligente. Dei pini segati a terra resta poco-niente, alcuni rami sono stati addirittura spediti in omaggio a Trenitalia, così magari ripristinano qualche fermata... ma ce lo dirà il Pompiere Adriatico. Ci stiamo "risistemando", bellezza. (Pier Giorgio Camanioni)

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