E pensare che per gli uomini dell'antichità un albero caratterizzava un luogo nello spazio e
contemporaneamente era anche una divinità vera e propria, un oggetto di devozione ed espressione di sacralità! Ma noi siamo figli del progresso e di una scienza che ci ha liberati dalle "catene" del sacro autorizzandoci a profanare ogni cosa... Da tempo, gli alberi hanno perduto, come ogni manifestazione della Natura (uomo compreso) il loro significato simbolico e sono considerati tristemente soltanto fabbriche d'ossigeno e di legname per un'umanità sempre più schiava dei suoi bisogni e delle sue illusioni. Privati della loro potenza numinosa e ridotti soltanto alla loro funzione, non riusciamo più ad amarli, a rispettarli e neppure a soffrire quando uno di essi muore, mentre dovremmo perché con quel grande pino muore un frammento di umanità, di quell'umanità che cerca la Verità e la Libertà. Anna Teresa Iaccheo
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Anna Teresa - Venerdì 29 Giugno 2012 alle 6:49
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