Dopo che una dozzina di terremoti hanno colpito nel 2011 la città di Youngstown, l'Ohio ieri ha sospeso le operazioni in cinque pozzi profondi per lo smaltimento dei fluidi utilizzati per il fracking. E' solo l'ultimo segnale del crescente disagio provocato dal boom dell'industria del gas shale.
Il giorno dopo il terremoto di magnitudo 4.0 che ha nuovamente colpito a contea di Mahoning, l'Ohio department of natural resource ha chiesto di fermare precauzionalmente 5 pozzi della Northstar Services LLC, evidenziando il possibile legame tra il gas shale e le scosse di terremoto. I pozzi sono utilizzati per lo stoccaggio delle acque reflue provenienti dalla perforazione di petrolio e gas, ma questo naturalmente mette in crisi l'intera d filiera produttiva.
I terremoti non sono comuni a Youngstown, e i dati sismici non mostrano terremoti prima della serie del 2011, iniziati il 17 marzo con un sisma di magnitudo 2,1, con altri che si sono succeduti ad agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre. Andy Ware, vice.direttore dell'Ohio department of natural resource ha detto alla Reuters che «Dopo che un terremoto di magnitudo 2,7 è stato riportato il 24 dicembre, Northstar ha volontariamente abbassato la pressione in un pozzo. L'ultimo dell'anno c'è stato un terremoto di magnitudo 4,0. Una serie di terremoti che hanno portato a realizzare 4 punti di monitoraggio nell'area del primo pozzo per ottenere più dati sulla fonte delle attività sismiche».
Attualmente in Ohio ci sono 177 pozzi di smaltimento, uno nella contea di Mahoning, con una profondità di 9.000 piedi, viene utilizzato per smaltire di fluidi pericolosi, iniettando liquidi che non possono essere smaltiti nelle discariche nell'arenaria sotto livello delle falde idriche sotterranee.
Ware ha detto: «Siamo estremamente prudenti per garantire la sicurezza pubblica nel chiedere alla società di interrompere le iniezioni di smaltimento in un sito da venerdì e quindi di richiedere uno stop a qualsiasi iniezioni in un raggio di 5 miglia da sabato. Il nostro geologo ha detto che ci sono forti probabilità che ci sia una linea di faglia molto vicina al sito del pozzo. Il dipartimento è preoccupato che la pressione derivante dalla cessione del liquido possa compromettere una linea di faglia finora sconosciuta. La Northstar ha iniziato le trivellazioni a metà estate. L'iniezione di smaltimento è partita nel dicembre 2010 e il primo terremoto è avvenuto nel 2011». La Northstar non vuole rilasciare nessuna dichiarazione.
Viene da chiedersi quali siano state le indagini geologiche e le valutazioni di impatto ambientale fatte prima della concessione delle licenze...
Comunque, il governatore dell'Ohio John Kasich, dopo il terremoto ha detto che «E' importante garantire rapidamente la sicurezza della gente. Ci aspettiamo di essere criticati per aver reagito al riguardo in modo eccessivo, ma siamo d'accordo».
Ware ha detto alla Reuters di non sapere «Quando o se i pozzi potranno riprendere le operazioni. Le autorità hanno detto che potrebbe esserci un cambiamento nelle modalità dell'operatività dei pozzi. Questa è una delle cose che sarebbero da discutere, possibilmente inserendo il materiale ad un certo livello. Continueremo a monitorare ed abbiamo il nostro geologo che monitora i dati».
La decisione dell'Ohio, presa molto a malincuore, arriva come una Molotov nel già acceso dibattito sui costi ambientali della fratturazione idraulica, il processo di estrazione di petrolio o gas naturale dalle rocce di scisti, con trivellazioni a chilometri di profondità e l'iniezione di migliaia di litri di acqua per "liberare" i depositi di gas naturale intrappolati negli strati geologici. Alle preoccupazioni sul rischio che i fluidi tossici utilizzati nel fracking contaminino l'acqua potabile, ora si aggiunge la paura per i terremoti.
Sisma di piccola intensità si verificarono anche nell'Arkansas all'inizio del 2011 ed anche allora si disse che probabilmente erano collegati alle operazioni di gas shale in atto nell'area. A luglio l'Arkansas oil and gas commission vietò i pozzi per lo smaltimento di fluidi di perforazione del gas naturale nella zona.
A novembre la compagnia energetica Cuadrilla Resources ha ammesso che le trivellazioni di gas shale hanno causato i due terremoti che ad aprile e maggio hanno colpito il nord-ovest della Gran Bretagna.
La scoperta di enormi giacimenti di gas sotterranei e lo sviluppo tecnologico hanno portato ad un boom senza precedenti della produzione di gas negli Usa, facendo calare i prezzi, ma al gas shale si oppongono le associazioni ambientaliste e molte comunità locali e l'industria gasiera teme nuove norme sull'impatto ambientale. Secondo i geologi è possibile che il fracking causi terremoti, ma dipende da quanto i liquidi vengano iniettati vicini ad una linea di faglia.
Secondo quanto si legge nel sito dell'insospettabile Geological survey Usa, «Terremoti indotti dalle attività umane sono stati documentati in alcune località di Stati Uniti, Giappone e Canada». Quello più grande noto finora è stato causato dall'iniezione di fluidi nell'area del Rocky Mountain Arsenal, vicino alla capitale del Colorado Denver, dove nel 1967 ci fu un terremoto di magnitudo 5,5 seguito da scosse di assestamento. (Umberto Mazzantini - greenreport.it)
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