Centocinquanta

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Lunedì, 10 Dicembre 2012

 

Centocinquanta palme morte. Un numero che da solo non dice niente, lo so. Certo dispiace, la morte anche di una sola palma rattrista (come quella di un pino, di un leccio, di un pioppo, di un abete di Natale…), figurati di 150. Come dispiacerebbe un po' meno se fossero palme vecchie bacucche, centenarie. Si sa, tutto è relativo. Dipende anche da "come" sono morte: se affogate per una mareggiata-tsunami, se assetate dalla siccità, se investite da una colonna di TIR impazziti, se giustiziate da un virus-killer seriale… Ecco, l'ho detto: è stato il fetente punteruolo rosso.

Dice: vabbè, ma noi di palme ne abbiamo più di 10.000 [numero di fantasia, nessuno le ha mai contate bene], 150 è solo l'uno e mezzo per cento, passerà, ricresceranno, si ripianteranno…

Ma io non dico che ne sono morte "SOLO" 150. Dico che ne ho CONTATE 150, che poi mi sono stancato. Mica faccio il contatore di palme. E' che uno va in bicicletta e istintivamente conta qualcosa: quanti sono i terribili tombini sulla pista ciclabile a Grottammare, quanti i pali di ferro che ti trovi davanti, quanti i negozi di abbigliamento e scarpe e mutande solo al centro di SBT, quanti gli autobus vuoti, quanti i ragazzi intontiti sugli iPhone, quanti gli umani con gli occhiali da sole senza il sole, quante le donne con gli stivali ascellari, quante le macchine che cercano di arrotarti per dispetto…

Così l'altro giorno mi è andato di contare le palme uccise dal punteruolo rosso, visto che nessuno lo fa [o meglio: visto che per non allarmare ci si guarda bene dal comunicare cifre reali, veritiere, controllate, attuali. Qualche giornalista potrebbe, ma non lo fa… GUAI!]

Mi sono impressionato: non può essere, prima di domenica le riconto. CENTOCINQUANTA, tre giorni prima erano 148. Ma non m'ero sbagliato, nel frattempo ci sono stati altri due "funerali". Lo so, lo so, 'sto discorso ancora non dice niente.

Allora chiarisco: ho contato 150 palme morte SOLO nel tratto di lungomare Kursaal Grottammare - Rotonda Ballarin di San Benedetto (circa 3,5 chilometri). E sul lungomare di Cupra è ancora peggio: in meno di 500 metri, quasi 100 palme morte, si fa prima a contare quelle vive ancora in piedi.

Interessa a qualcuno? (Pier Giorgio Camanioni)

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