Somalia: la carestia sta uccidendo un milione di bambini

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Mercoledì, 28 Settembre 2011

 

E' ormai quasi impossibile, e sarebbe anche irresponsabile, ignorare il drammatico momento che vive la Somalia colpita da una devastante carestia.

La comunità internazionale promette di intervenire, ma il Paese ha bisogno di aiuto urgente, aiuto che passa anche per il sostegno nel delicato processo politico di stabilizzazione in corso: un'opportunità che le autorità federali hanno l'obbligo di cogliere.

E' anche per sottolineare questo che l'Italia, insieme con Gran Bretagna e Uganda, ha promosso un mini summit sulla Somalia a margine della 66/esima Assemblea Generale dell'Onu. La riunione, che si è tenuta a Palazzo di Vetro presieduta dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon e con la partecipazione del ministro degli Esteri Franco Frattini, ha dato elementi di incoraggiamento, con la partecipazione - oltre che del primo ministro somalo Abiwely Mohamed Ali - di rappresentanti al più alto livello, anche di diversi paesi africani.

Ma bisogna fare di più: 'L'adozione della roadmap (approvata lo scorso settembre a Mogadiscio con riforme da approvare entro agosto 2012 ndr) e il ritiro degli Shabaab da Mohadiscio sono passi positivi nella giusta direzione. Ma la gente sta ancora soffrendo. C'é bisogno di risultati', ha esortato il ministro Frattini durante il vertice. Allora le autorità federali di transizione devono impegnarsi 'immediatamente per fornire alla popolazione i servizi base', ha sottolineato Frattini, ricordando però l'importanza fondamentale di una 'riconciliazione politica' nel Paese, che presuppone l'impegno delle autorità federali alla collaborazione con le entità regionali. Quindi la sicurezza, una vera e propria 'piaga' in Somalia: contrastare il fenomeno della pirateria è necessità e obiettivo primario, ma 'la pirateria non si combatte in mare, si combatte a terra.

'Con la prevenzione, la rimozione di cause profonde, anzitutto la povertà delle zone costiere e la punizione dei responsabili con la creazioni di tribunali che possano giudicarli in Somalia', ha detto Frattini, confermando che è emerso nella riunione di oggi un 'impegno per una più forte azione della comunità internazionale' con l'importante presenza della Lega Araba e dell'Unione Africana. Così come è stato confermato "con forza" dal primo ministro somalo l'impegno per la liberazione degli italiani ostaggi di pirati somali (ANSA)

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