[ San Benedetto
T. - Comune senza fondi vende le scuole ]
ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE! A
San Benedetto il Comune piange miseria e si vende 4
(quattro!) scuole.
L'Amministrazione che il
mondo c'invidia è in partenza per la nobil crociata.
Mica bazzecole quisquilie e pinzillacchere: "Con i
soldi che si introiterà [si introiterà?!] si
andranno a finanziare le opere pubbliche" [così
l'alta prosa giornalistica]. Scapovoltare lungomari
e piazze, offrire nuovi parcheggi non sia mai che i
cittadini scoprano di potersi muovere con più
intelligenza. Cose così.
Venghino venghino affaristi
e palazzinari, il piatto è ricco, piccole e
periferiche le inutili scuolette, dulce et decorum
est venderle come vacche in fiera. Inutile zavorra,
sottraggono parcheggi e il Suv dove lo metto.
Come i pini della città, che
spudorati sollevano asfalti: fortuna, per quelli là
ci sono gli assessori del Club della Sega e
Motosega, fiutano l'albero molesto e zac, ti
rimuovono il problema alla radice. Santi subito, e
la gente li vota. O non li vota, ma fa lo stesso,
loro rimangono e crescono in sapienza e bontà e
infilano cariche come l'uomo Michelin inanella
pneumatici.
La notizia vera però -
seppur non ancora ufficiale - è che le scuolette ce
le vendiamo con gli alunni dentro. Piuttosto che
"accorparli" (!) di qua e di là che t'immagini il
disagio per loro, le famiglie, gli insegnanti ecc.,
voilà in offerta tutto il pacchetto, prendere o
lasciare. E' più pratico, e poi con gli immobili
completi di alunni, il prezzo schizza in alto.
Le Immobiliari d'assalto,
infatti, già premiate da raddoppiandi volumi
edificabili, disporranno anche di fresca forza
lavoro infantile, pronta subito per i più variegati
utilizzi. Ci si ispirerà al modello asiatico, o
sudamericano, perfino all'Italia. Sottratti
all'inutile stallo dell'istruzione, gli alunni -
sicuri elettori di domani - felici di affrancarsi
dalle frustranti quattro mura scolastiche e dalla
tirannide del sapere, contribuiranno festosi
all'economia reale della città! Come un tempo i
bimbi che giravano la ruota ai funai.
Dalle rovine delle inutili
scuole cittadine, dopo quelle degli inutili cinema,
col malloppo di dobloni nella bisaccia, i Nostri
faranno San Benedetto più colta e più grande che
pria. Torri di cemento, irrinunciabili negozi di
mutande, caffè per sbevazzanti eppiauar, lungomari a
tema per turisti diversamente intelligenti, piazze
"riqualificate" alla-Montebello, parcheggi sopra e
sotto per coccolare l'auto e fare chissà quali
scambi...
Grande San Benedetto! Per
non esser surclassati, ora altri Comuni
s'affretteranno a vender le loro, di scuole. Per far
meglio, potranno aggiungere al pacchetto gli
insegnanti, e a far le cose in grande il resto del
personale, bidelli - segreteria e quant'altro.
Quando si dice il genio: ti risolvono in un colpo
solo il deficit di liquidità, la crisi edilizia e lo
sfascio della scuola. (Sara Di Giuseppe)