Vendonsi scuole con alunni

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Giovedì, 13 Ottobre 2011

 

[ San Benedetto T. - Comune senza fondi vende le scuole ]

ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE! A San Benedetto il Comune piange miseria e si vende 4 (quattro!) scuole.

L'Amministrazione che il mondo c'invidia è in partenza per la nobil crociata. Mica bazzecole quisquilie e pinzillacchere: "Con i soldi che si introiterà [si introiterà?!] si andranno a finanziare le opere pubbliche" [così l'alta prosa giornalistica]. Scapovoltare lungomari e piazze, offrire nuovi parcheggi non sia mai che i cittadini scoprano di potersi muovere con più intelligenza. Cose così.

Venghino venghino affaristi e palazzinari, il piatto è ricco, piccole e periferiche le inutili scuolette, dulce et decorum est venderle come vacche in fiera. Inutile zavorra, sottraggono parcheggi e il Suv dove lo metto.

Come i pini della città, che spudorati sollevano asfalti: fortuna, per quelli là ci sono gli assessori del Club della Sega e Motosega, fiutano l'albero molesto e zac, ti rimuovono il problema alla radice. Santi subito, e la gente li vota. O non li vota, ma fa lo stesso, loro rimangono e crescono in sapienza e bontà e infilano cariche come l'uomo Michelin inanella pneumatici.

La notizia vera però - seppur non ancora ufficiale - è che le scuolette ce le vendiamo con gli alunni dentro. Piuttosto che "accorparli" (!) di qua e di là che t'immagini il disagio per loro, le famiglie, gli insegnanti ecc., voilà in offerta tutto il pacchetto, prendere o lasciare. E' più pratico, e poi con gli immobili completi di alunni, il prezzo schizza in alto.

Le Immobiliari d'assalto, infatti, già premiate da raddoppiandi volumi edificabili, disporranno anche di fresca forza lavoro infantile, pronta subito per i più variegati utilizzi. Ci si ispirerà al modello asiatico, o sudamericano, perfino all'Italia. Sottratti all'inutile stallo dell'istruzione, gli alunni - sicuri elettori di domani - felici di affrancarsi dalle frustranti quattro mura scolastiche e dalla tirannide del sapere, contribuiranno festosi all'economia reale della città! Come un tempo i bimbi che giravano la ruota ai funai.

Dalle rovine delle inutili scuole cittadine, dopo quelle degli inutili cinema, col malloppo di dobloni nella bisaccia, i Nostri faranno San Benedetto più colta e più grande che pria. Torri di cemento, irrinunciabili negozi di mutande, caffè per sbevazzanti eppiauar, lungomari a tema per turisti diversamente intelligenti, piazze "riqualificate" alla-Montebello, parcheggi sopra e sotto per coccolare l'auto e fare chissà quali scambi...

Grande San Benedetto! Per non esser surclassati, ora altri Comuni s'affretteranno a vender le loro, di scuole. Per far meglio, potranno aggiungere al pacchetto gli insegnanti, e a far le cose in grande il resto del personale, bidelli - segreteria e quant'altro. Quando si dice il genio: ti risolvono in un colpo solo il deficit di liquidità, la crisi edilizia e lo sfascio della scuola. (Sara Di Giuseppe)

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