ROMA - Un settembre 'bollente' fa soffrire i raccolti di stagione alla base della dieta mediterranea, con il risultato che dal vino (-10 per cento), all'olio, fino al pomodoro (-20 per cento), si registra un drastico calo delle rese produttive. E' quanto emerge da un' analisi della Coldiretti su dati Ucea che evidenziano per le prime due decadi di settembre una temperatura massima in Italia attorno ai 27 gradi (2,7 in piu' rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000).
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - sottolinea Coldiretti - sono peraltro piu' che dimezzate le precipitazioni ed il risultato e' che la vendemmia e' gia' praticamente finita con grande anticipo per le uve bianche in pianura e la produzione complessiva di vino si prevede al minimo storico di 42 milioni di ettolitri, oltre il 10 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Se l'Italia ha perso il primato quantitativo a favore della Francia, la qualita' del raccolto risulta pero' molto buona.
Anche per l'olio di oliva le attese dal punto di vista qualitativo sono complessivamente favorevoli ma il caldo ha determinato alcune situazioni di stress piu' evidenti, per il momento al Centro e al Nord, che fanno prevedere una riduzione delle rese. Il caldo di fine estate ha provocato anche un forte stress sulle piante di pomodoro e secondo le stime recenti la produzione complessiva sara' di buona qualita' ma non dovrebbe superare i 45 milioni di quintali, con una riduzione di oltre il 20 per cento, anche per effetto della riduzione delle superfici messe a coltura rispetto allo scorso anno.
Pure il riso risente del settembre di fuoco, con una riduzione di resa per il caldo che arriva in certe zone a intorno al 20 per cento. L'Italia, comunque - precisa Coldiretti -, manterra' la leadership produttiva a livello europeo. (ANSA)
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