dell’edificio. Le fasi successive di intervento
prevedono l’attività di restauro e consolidamento
delle parti esterne, per poi provvedere alla
sistemazione dalla stessa area. Successivamente si
passerà alla messa in sicurezza del tetto e del
terrazzo che si affaccia a sud e sarà conservato e
trasformato in un punto privilegiato di osservazione
del paesaggio e dell’avifauna, anche in vista
dell’inizio imminente dei lavori di ripristino della
zona umida. Probabilmente, l’attività di restauro
terminerà entro la primavera del 2011.
Un intervento importante, anche dal punto di vista economico (il costo dell’intervento è di 200 mila euro di cui il 28,40% a carico della Riserva Naturale e del Comune e il resto proveniente da fondi comunitari Fesr – ndr) che tuttavia andrebbe controllato anche dal punto di vista del problema erosione per evitare che quei soldi finiscano letteralmente buttati a mere. La “casa di Ulivo”, come viene chiamata in maniera informale la Torre del Porto dalla popolazione residente alla Sentina riferendosi al vecchio proprietario, si trova infatti a pochissimi metri dalla costa e solo pochi mesi fa l’ormai ex presidente della Riserva Naturale Pietro D’Angelo minacciava seri problemi all’edificio storico: «Negli ultimi 60 anni la linea costiera della Sentina è rientrata di circa 120 metri con una perdita complessiva di 22 ettari di territorio. Nei prossimi 30 anni, senza interventi adeguati, è previsto un ulteriore arretramento della linea di circa 60 metri e ciò danneggerà gli ambienti dunali e retrodunali, con la conseguente scomparsa della flora e della fauna e di quella della Torre del Porto».
UNA CURIOSITÀ: Proprio in corrispondenza del terrazzo, alcuni giorni fa è stato individuato un alveare di grandi dimensioni. Per rimuoverlo è stato chiesto l’intervento degli esperti del Consorzio Apistico i quali sono rimasti particolarmente sorpresi dallo stato di salute delle api stesse. In effetti oggi molti alveari risultano contaminati da un particolare parassita (si tratta di un acaro, la Varroa destructor) che, insieme all’utilizzo delle sostanze chimiche in agricoltura, è annoverato tra le possibili cause dell’indebolimento del sistema immunitario. Nelle api dell’alveare rinvenuto sulla Torre sul Porto, tale parassita era invece assente. (ilsegnale.it)
PS: dato che il
consigliere Andrea Marinucci, durante l'ultimo
consiglio comunale, mi ha detto che attualmente
lungo la spiaggia della Riserva c'è solo un cestino
(adiacente al canale Bonifica Surgela) perché non ci
sono i soldi per comperarne un'altro, mi chiedo se è
possibile risparmiare una cinquantina di euro nella
ristrutturazione della Torre del Porto per poter
effettuare anche quell'acquisto, evitando quindi
l'eventuale bancarotta dell'Ente (Riego Gambini) |