Francesco - inaugurato ufficialmente, presente il
ministro per i Beni culturali, Giancarlo Galan - e' aperto alla fruizione di tutti, dopo tanti secoli. E' un pellegrinaggio nella natura che il Fai - ha detto la sua presidente, Ilaria Borletti Buitoni - invita a ''vivere fisicamente e spiritualmente, seguendo i percorsi, recuperati e tracciati ex novo, per meglio apprezzarlo''.
All'inaugurazione erano inoltre presenti il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, la presidente della Regione dell'Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, il ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. ''E' la prima volta, in 800 anni, che quello che e' stato ed e' ancora oggi 'convento a cielo aperto' - ha detto padre Piemontese - luogo di eremo, di riflessione, di preghiera, di contemplazione e di lavoro per generazioni di frati francescani, viene aperto a tutti''.
Padre Piemontese ha espresso 'soddisfazione', ma anche 'timore', per ''il rischio di vedere snaturato quel clima di silenzio e di spiritualita'. Ma e' una sfida e una scommessa - ha sottolineato il religioso - che il Sacro convento si assume assieme al Fai''. Alla prima passeggiata nel Bosco di San Francesco era presente stamani anche l'artista Michelangelo Pistoletto, il quale ha realizzato in una radura lungo il percorso l'opera di installazione ambientale di land art 'Terzo Paradiso': sono stati piantati 160 ulivi per formare il Terzo Paradiso, luogo mistico, nella poetica di Pistoletto ''per ritrovare l'armonia con il creato''.
L'apertura del Bosco di San Francesco rappresenta anche un momento di grande orgoglio per il Fai, che aveva promesso di donare agli italiani tre beni in occasione dei 150 anni dell'Unita' d'Italia. Dopo le riaperture del Negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia (aprile 2011), capolavoro dell'architettura del Novecento, e della cinquecentesca Villa dei Vescovi sui Colli Euganei (giugno 2011), il Bosco di San Francesco e' la terza proprieta' aperta dal Fai nel 2011: il segno - ha detto la presidente - di un impegno mantenuto e la testimonianza tangibile di quanto la Fondazione concretamente creda nell'importanza del nostro patrimonio culturale e naturalistico come simbolo di identita' e di unita' nazionale. (Fausto
Belia - ANSA)
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