Boom cosmetici falsi, da dentifrici a profumi

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Mercoledì, 2 Novembre 2011

 

MILANO - La contraffazione colpisce anche, e pesantemente, la bellezza: secondo l'ICC (International Chamber of Commerce) riguarda circa il 7% del commercio mondiale per un giro di affari di 600 miliardi di dollari e il 4% di questo traffico illegale riguarda proprio i cosmetici. Sono sempre di piu' i rossetti, i profumi e creme che sono venduti da canali non ufficiali come le bancarelle o sulla rete. E in Italia sono all'ordine del giorno sequestri di confezioni di cosmetici contraffatti: solo nel 2010 ne sono state tolte dal mercato circa 40 mila.

Secondo le stime dell'Unipro, l'associazione che riunisce i produttori cosmetici italiani, in un decennio il peso della contraffazione (che non è solo cosmetica, ma è forte anche nel settore tessile e alimentare, circa il 18-20%) è cresciuto del 1600%, generando in tutta Europa la perdita di 125.000 posti di lavoro. Solo tre anni fa c'è stato un incremento del 330%, per profumi e cosmetici di circa il 128%. Il commercio dei soli profumi 'falsi' è di circa 90 milioni di euro l'anno (circa il 10% del giro d'affari regolare).

Meno quello dei dentifrici: 25 milioni di mercato nero contro i 500 milioni di vendite ufficiali. Ricapitolando, oggi ben il 5% dei dentifrici e il 10% dei profumi, per un totale di venticinque e ottantacinque milioni di confezioni, sono falsi, con evidenti rischi sulla salute.

"Spesso in questi prodotti possono essere utilizzate sostanze naturali, che causano facilmente irritazioni, perché prima non state detossificate o purificate, come succede per i cosmetici autorizzati - dice Umberto Borellini, cosmetologo SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche) e docente di Cosmetologia presso la Scuola di Medicina a indirizzo estetico Agorà di Milano - Inoltre non vengono impiegati ingredienti antibatterici, perche' costosi. E' più facile, quindi, che nelle confezioni, una volta aperte, proliferino germi dannosi per la pelle. Anche i conservanti, i profumi e i coloranti adoperati in molti prodotti falsificati sono a base di alcool che irritano la cute e possono favorire l'assorbimento di sostanze allergizzanti, aumentando il rischio di allergie. Tra tutti i rossetti sono i più rischiosi: quelli contraffatti possono contenere dei derivati del petrolio, usati per migliorare la composizione che, a contatto con la saliva, potrebbero dare disturbi ormonali".

Attenzione anche ai metalli pesanti, pericolosi per la salute. In una partita sequestrata in primavera dalla Guardia di Finanza a Palermo, che è uno dei centri nevralgici di tutto il paese per lo smercio dei cosmetici taroccati, sono state ritrovate tracce di cromo 3, cromo 4, nichel e cobalto. La maggior parte dei traffici, come rivela l'Unodc (l'agenzia dell'Onu che si occupa di criminalità), in Europa e' in mano a organizzazioni criminali orientali (oltre il 40 % provengono dalla Cina, quasi il 20% dall'Indonesia) che in Italia si rivolgono prevalentemente alla camorra, sia per la distribuzione, sia per quella parte di merce illegale prodotta direttamente nel nostro paese.

Per tutelarsi non resta che acquistare i cosmetici nei canali tradizionali (profumeria, farmacie, grande distribuzione) e leggere attentamente le etichette, anche se i componenti sono elencati con la nomenclatura Inci (International Nomenclature Cosmetics Ingredients), valida in tutti i paesi dell'Unione Europa, che è un misto di latino e inglese a volte incomprensibile. Per saperne di più si può consultare il libro Belle senza paura di Dawn Mellowship (edito da Terre di Mezzo), una giornalista inglese da anni impegnata nella lotta ai falsi, che spiega come interpretare le etichette delle confezioni per evitare cattive sorprese. (Carla Tinagli - ANSA)

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