Fukushima, incubo infinito: "crisi nucleare salirà a 6"

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Venerdì, 25 Marzo 2011

 

TOKYO - L'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha indicato oggi che potrebbe rialzare la valutazione della crisi dell'impianto di Fukushima n.1, colpito duramente dal sisma/tsunami dell'11 marzo, a livello 6 ('o grave incidentè), dopo la raccolta di dati sui livelli di radiazione nelle regioni limitrofe. Lo indicano i media nipponici. L'Agenzia (Nisa) ha assegnato un rating provvisorio di 5 ('incidente con più ampie conseguenzè) lo scorso 18 marzo, a una settimana dal devastante sisma di magnitudo 9 che ha generato un potentissimo tsunami che ha messo fuori uso l'impianto di raffreddamento della centrale e causato gravi danni ad alcuni dei suoi reattori. «Il rating attuale e provvisorio si basa sulle informazioni disponibili al momento della valutazione», ha spiegato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia, in una conferenza stampa. «La situazione rimane fluida e per la valutazione finale è necessario attendere che la situazione si stabilizzi e che tutti i dati sulle radiazioni diventino disponibili», ha concluso. I giudizi sulla gravità degli incidenti nucleari sono emessi secondo la International Nuclear and Radiological Event Scale (Ines), una scala introdotta dell'Agenzia internazionale dell' energia atomica (Aiea, che fa capo all'Onu), per consentire la comunicazione tempestiva delle informazioni rilevanti sulla sicurezza in caso di incidenti nucleari. La Ines si compone di 7 livelli: finora quello più grave, il settimo, è stato assegnato al disastro di Cernobyl del 26 aprile del 1986.

TRUPPE USA, ACQUA PER RAFFREDDARE REATTORI Le truppe Usa forniranno acqua per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha reso noto il ministro della Difesa giapponese, Toshimi Kitazawa, citato dall'agenzia Kyodo. Kitazawa ha spiegato che il continuo uso di acqua marina per raffreddare i reattori può comportare seri rischi di corrosione. «Per questo - ha aggiunto, nel corso di una conferenza stampa - è ipotizzabile l'uso di acqua dolce portata dai cargo delle truppe Usa».

EVACUAZIONE A 30 KM DA CENTRALE Il governo giapponese invita alla «evacuazione volontaria» fino ai 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, in conferenza stampa, spiegando che è una misura «per migliorare la qualità della vita quotidiana e non legata a motivi di sicurezza». Il governo ha disposto l'evacuazione nel raggio di 20 km dalla centrale raccomandando di non uscire di casa, se non necessario, tra i 20 e i 30 km. Su quest'ultima fascia, tuttavia, Edano ha raccontato di aver saputo che la gente «è a corto di provviste». Quasi contestualmente, il ministero della Scienza e della Tecnologia ha fatto sapere che la quantità di radiazioni giornaliere rilevata in un punto a 30 km a nord-ovest da Fukushima ha superato il limite annuale della dose naturale.

RADIAZIONI PER DUE EROI DI FUKUSHIMA Due degli 'eroi di Fukushima', i tecnici che stanno disperatamente cercando di riprendere il controllo della centrale nucleare giapponese danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo, sono in ospedale dopo essere stati esposti alle fortissime radiazioni che continuano ad uscire dai reattori. Un altro è rimasto ferito e non si hanno indicazioni precise sulla sua sorte.

Secondo il portavoce dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare Fumio Matsuda, i due sono stati esposti a radiazioni dell'intesità di 170-180 millisieverts, circa due terzi del massimo fissato per un anno come tollerabili dal ministero della sanità di Tokyo, pari a 250 millisieverts. Si tratta di una soglia di tolleranza già notevolmente più alta di quella fissata dalle agenzie internazionali, che considerano pericoloso qualsiasi assorbimento di radiazioni superiore ai 100 millisieverts all'anno. I tre lavoratori - parte della 'task force' di 580 persone al lavoro a Fukushima - stavano posando dei cavi sotterranei nei pressi del reattore n.3, quello considerato più pericoloso perchè alimentato da una miscela di uranio e di plutonio altamente radioattiva.

La centrale è stata investita da un'onda dello tsunami alta 14 metri e, secondo un funzionario della Tokyo Electric Power Corporation (Tepco), i tecnici stavano lavorando con i piedi nell'acqua. L'acqua radioattiva potrebbe essere penetrata attraverso le loro tute protettive. Due dei tre lavoratori avrebbero avuto delle ferite ai piedi e alle gambe e sono risultati contaminati dai raggi beta, degli isotopi radioattivi prodotti dal combustibile nucleare spento. Nelle due settimane trascorse dalla tragedia, circa 24 degli 'eroi' sono stati feriti. Almeno un altro di loro è in condizioni gravi. A Tokyo le autorità hanno cercato di calmare le paure suscitate ieri dall'annuncio che una parte dell'acqua corrente della metropoli è risultata avere una presenza di radioattività pericolosa per i bambini con meno di un anno di età.

Oggi i livelli sono scesi, ha affermato il governatore di Tokyo Shintara, che ha bevuto davanti alle telecamere un bicchiere di acqua presa dall'impianto di purificazione di Kamanachi, quello risultato contaminato dalle particelle radioattive provenienti dalla centrale, che si trova 240km a nord della capitale. Il portavoce governativo Yukio Edano ha annunciato che alla capitale, dove i supermercati hanno esaurito l'acqua minerale, saranno fornite 240mila bottiglie da distribuire alle 80mila famiglie che hanno dei neonati. Sempre oggi, livelli di cesio radioattivo di 1,8 volte più alti del normale sono stati trovati in verdure in un campo coltivato di Tokyo. È la prima volta che la contaminazione radioattiva è rilevata in una coltivazione nella capitale, a 240km a sud della centrale di Fukushima. Il conto delle vittime ha intanto superato le 26mila tra morti e dispersi. Particolare preoccupazione suscita la sorte dei 70 mila evacuati dalla «zona di esclusione» in un raggio di 20 km. dalle centrale, che non potranno rientrare per anni nelle loro case. I senza casa a causa del terremoto e dello tsunami sono circa 310 mila, secondo le autorità giapponesi.

NUBE TOSSICA: "NESSUNA ANOMALIA IN ITALIA" «Tutti i risultati delle misure effettuate sino ad oggi non hanno evidenziato anomalie rispetto a quanto rilevato precedentemente all'incidente» della centrale giapponese di Fukushima. Lo rende noto l'Ispra secondo quanto rilevato negli aggiornamenti delle 17. La dispersione dei rilasci di radioattività dalla centrale giapponese, sin dall'inizio dell'evento, si legge nella nota di Ispra, «ha risentito delle traiettorie dei venti che, su larga scala, hanno interessato prevalentemente l'area orientale e nord orientale, verso l'Oceano Pacifico e gli Stati Uniti. Nel loro movimento le masse d'aria sono andate gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che interessando il territorio europeo, avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, difficilmente misurabile con i normali sistemi di misura. Le suddette concentrazioni sono da ritenersi non rilevanti dal punto di vista radiologico e tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario». L'Ispra, ha richiesto, sin dal 12 marzo 2011, ai componenti della rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la protezione dell'ambiente «di intensificare le misure di particolato atmosferico, allo scopo di monitorare l'andamento di una eventuale presenza anomala di radioattività in aria riconducibile all'incidente. Attualmente si stanno effettuando misure giornaliere, con particolare riguardo alla presenza degli isotopi Cesio 137 e Iodio 131. È stato anche richiesto di effettuare misure di deposizione al suolo con cadenza settimanale. È inoltre operativa la rete automatica di monitoraggio dell'intensità di dose gamma in aria dell'Ispra con oltre 50 stazioni disposte nel territorio nazionale, in grado di rilevare eventuali variazioni del fondo ambientale». (leggo.it)

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