SAN BENEDETTO - Martedì 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel lontano 1992. Il Comune di San Benedetto ha aderito all’iniziativa con lezioni sul risparmio idrico negli asili e nelle scuole elementari. Agli alunni verrà inoltre regalata una copia del “decalogo” sul risparmio idrico, già inserito nel Bollettino ufficiale municipale negli scorsi anni. E anche la società che gestisce il servizio idrico, ovvero la Cicli integrati impianti idrici (CIIP), sarà presente nelle scuole elementari, regalando palloncini con lo slogan “difendi ciò che è tuo: l’acqua”.
«L’educazione ambientale è fondamentale per il futuro del nostro pianeta, – afferma l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci – è il motivo per il quale abbiamo puntato molto sulla collaborazione con le scuole dell’obbligo, che hanno sempre dato una risposta straordinaria su questi temi, arrivando a vincere ogni anno importanti premi in ambito nazionale. Le attività di quest’anno, in più, sono finalizzate ad una corretta informazione e alla sensibilizzazione in vista del referendum per abrogare la privatizzazione dell’acqua, che si terrà nel prossimo mese di giugno. La qualità del servizio e il suo basso costo sono la posta in gioco. Tutti dobbiamo impegnarci per evitare danni alle tasche dei cittadini, oltre che alla qualità del nostro ambiente».
In merito ai servizi idrici, arriva dall’Osservatorio di Cittadinanzattiva la notizia degli incrementi che le bollette dell’acqua hanno subito nell’ultimo periodo. In tutta la regione, infatti, si è registrato in media un +7,6% a fronte di aumenti medi su base nazionale del 6,7%. Macerata ha fatto registrare nell’ultimo anno il maggior incremento tariffario: ben +16,9%. Rilevanti risultano essere, però, gli incrementi anche ad Ascoli (+8,8%) e Ancona (+7,9%). Comunque, nonostante il rialzo delle tariffe, Ascoli e’ il capoluogo dove l’acqua per uso domestico costa meno (259 euro annui).
PS: chissà come mai Meteorivierapicena nelle scuole cittadine non riesce facilmente ad entrare. Forse siamo troppo cari e le scuole non possono permettersi questo lusso (RG)
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