San Benedetto del Tronto - È sempre più allarme smog in Riviera. Il 2011 è iniziato da soli tre mesi ma già si prefigura come l’anno nero per l’inquinamento da polveri sottili. A dirlo sono i numeri della centralina di rilevamento situata in piazza Kolbe e gestita dalla Provincia. I nuovi dati, aggiornati al 15 marzo, dicono che siamo già arrivati a quota 28 sforamenti.
E forse non sono di più soltanto perché la centralina non ha funzionato per 5 giorni tra febbraio e oggi. Gli ultimi in ordine di tempo si sono registrati domenica 13 e lunedì 14 marzo. Giornate che, rispettivamente, hanno fatto segnare un tasso medio di Pm10 in atmosfera pari a 71,71 e 69,07 microgrammi per metro cubo.
È stato quindi ancora una volta superato il limite massimo giornaliero previsto dalla legge che è di 50 microgrammi per metro cubo. Ma anche giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 marzo sono stati giorni negativi: la centralina ha infatti registrato una media di Pm10 rispettivamente a 57,86, 60,89 e 61,06 microgrammi per metro cubo. Dunque ci stiamo avvicinando sempre più verso la fatidica soglia dei 35 sforamenti: limite massimo che la legge fissa per un intero anno. Superato quel tetto, il Comune dovrà necessariamente adottare delle drastiche contromisure: circolazione a targhe alterne o blocchi del traffico anche al di là delle domeniche ecologiche.
A tal proposito, dopo la prima domenica di stop totale al traffico del 2011 svoltasi il 6 marzo, l’assessore alla viabilità Settimio Capriotti fa sapere che presto si replicherà: “O questa domenica o la prossima, 27 marzo. Stiamo lavorando insieme con Grottammare per ampliare lo spazio che verrà interdetto alle auto”.
Quindi ci potrebbero essere delle novità rispetto alla prima domenica ecologica, quando non si circolò dalle 9 a mezzogiorno in alcune aree della statale 16: a San Benedetto nel tratto compreso tra via Gino Moretti e via Manzoni mentre nella Perla dell’Adriatico dal confine Sud fino a via Marche.
Ma lo stop incide poco nella lotta contro lo smog. Lo stesso Capriotti è consapevole che l’iniziativa “ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini ad adottare comportamenti orientati alla sostenibilità ambientale”.
E, tra i cittadini, sono molti quelli che reputano le domeniche ecologiche inutili. Tanti invocano misure più incisive. Soprattutto alla luce del recente passato: nel 2010 si registrarono 35 sforamenti esatti. Nel 2009 i superamenti erano stati 31, nel 2008 si era arrivati a 48 e l’anno prima i giorni oltre i limiti furono 46. (Marco Braccetti - corriereadriatico.it)
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