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Ripatransone L’agricoltura ripana in ginocchio. Oltre agli ingenti danni alla viabilità e alle infrastrutture, anche le aziende agricole presenti sul territorio non sono state risparmiate dal maltempo.
L’annata del 2011 è stata distrutta. “Gli eccezionali eventi atmosferici di questi giorni - ha detto il sindaco Paolo D’Erasmo - hanno piegato l’agricoltura locale in un periodo molto delicato di messa a dimora delle colture”.
Le aziende continuano a segnalare danni totali sulle colture e sui seminativi. Non solo. Gli smottamenti hanno interessato anche i rinomati vigneti e uliveti. Il sindaco e il vicesindaco Elio Gregori, con delega all’agricoltura, dopo i sopralluoghi effettuati hanno potuto riscontrare interi appezzamenti di terreno messi a coltura danneggiati dal fango, dalle frane o addirittura trascinati dalla forza dell’acqua. “E’ giunto il momento – ha detto il sindaco – che settori del pubblico e privato si uniscano per richiedere lo stato di calamità naturale e di emergenza, in modo da poter dare risposte alle tante richieste di risarcimento che continuano a pervenire copiose dalle oltre 500 aziende agricole presenti sul territorio”.
Una situazione drammatica anche in città. Le vie del centro sono ancora al buio a causa della caduta di alcuni pali della luce, così come nelle campagne. Gli acquedotti sono stati rotti dalle frane e gli uomini della Ciip e dell’Enel stanno lavorando senza sosta da due giorni. Isolate le contrade Case Rosse e San Gregorio. “Non smette di piovere - dice il sindaco - e continuano a verificarsi frane” Difficile la situazione anche per la parallela della Valtesino, quest’ultima interessata da cedimenti e frane. Così come Camuso, Fiorano, Messieri e Visciola. Soprattutto quest’ultima via è interessata da diverse aziende le quali sono ancora allagate. (corriereadriatico.it)
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