Nelle Marche esondano i fiumi, Valanga a Foce di Montemonaco

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Martedì, 1 Marzo 2011

 

ANCONA Si aggrava la situazione del maltempo nelle Marche, dove in poche ore sono caduti oltre 100 millimetri di pioggia, mentre in montagna continua a nevicare e una valanga ha isolato la frazione di Foce di Montemonaco (Ascoli Piceno). In provincia di Fermo il fiume Ete è esondato in diversi tratti: l’amministrazione provinciale ha chiuso a scopo precauzionale la Sp 112, all’altezza di Bivio di Caldarette, e la strada San Rustico di Monte San Pietrangeli, dove è tracimato l’Ete morto. Frane e smottamenti si registrano a Montefortino, Amandola (con la chiusura dell’Sp 230), Montelparo, Montegranaro, Santa Vittoria in Matenano. Sotto osservazione anche il Tenna. Evacuata per l’esondazione del torrente Menocchia una fabbrica di Cupra marittima (Ascoli Piceno), chiusa al traffico una strada di Maltignano perchè un ponte è minacciato dall’esondazione del torrente Vibrata. Sotto controllo, per ora il livello del fiume Tronto, e le dighe di Colombara, Arquata del Tronto e Mozzano. E’ stata invece temporaneamente interdetto alle auto il raccordo fra la Superstrada Ascoli Mare, invasa dall’acqua, e l’autostrada A14, dove il traffico procede a rilento per via della pioggia, e del forte vento. In provincia di Ancona, piccoli smottamenti sono segnalati in Vallesina, mentre a Falconara marittima è ingrossato il torrente che corre vicino all’aeroporto 'Raffaello Sanziò, monitorato costantemente. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per prosciugare sottopassi e abitazioni allagati, e rimuovere piante e rami abbattuti dal vento, che ha raggiunto i 50 km orari. La Sala operativa unificata della Protezione civile regionale ha potenziato i turni di servizio: sono state aperte h24 anche le Sale operative di Ancona, Fermo e Ascoli Piceno.

In serata i pompieri hanno tratto in salvo con un mezzo anfibio due famiglie lungo il percorso dell’Ete vivo, rimaste intrappolate nelle loro abitazioni minacciate dal fiume. Chiusa a causa di movimenti franosi e terriccio finito lungo le strade la Ss 66 a Servigliano. Smottamenti anche lungo le Sp 237 di Comunanza, la 239 Faleriense, la Sp 442 Matenana. Se continuerà a piovere con questa intensità, non è escluso che ad Ascoli Piceno sia necessario aprire la diga sul lago artificiale di Talvacchia, lungo il torrente Castellano, uno dei principali invasi delle Marche, al confine con l'Abruzzo. (corriereadriatico.it)

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