Lo sbadiglio scatena epidemie irresistibili: tutta colpa della melatonina

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Domenica, 26 Giugno 2011

 

MILANO - Lo sbadiglio? È in grado di scatenare vere epidemie. Parola di medico del sonno. Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano conferma l’alta contagiosità di questo riflesso. Se ci si porta la mano alla bocca davanti a qualcuno, spessissimo capita che l’altro reagisca “a specchio”. «Scatta un meccanismo di imitazione - spiega lo specialista all’Adnkronos Salute - perchè lo sbadiglio è una sorta di riflesso automatico».

Se è risaputo che il contagio avviene tra uomo e uomo, ora arriva la conferma che lo sbadiglio si trasmette anche da uomo a cane. A segnalarlo sono gli esperti del Birkbeck College dell’università di Londra (Gran Bretagna), che hanno condotto uno studio su 29 cani per sperimentare l’effetto dello sbadiglio dell’uomo su Fido. I risultati, pubblicati su Biology Letters confermano.

Lo sbadiglio, continua Ferini Strambi, «può essere espressione di noia e di eccessivo rilassamento. E c’è una condizione particolare che fa partire catene interminabili di sbadigli. Immaginate di essere nella sala buia o in penombra di un convegno. Quella è la condizione ideale per epidemie di sbadigli. La ridotta luminosità fa rilasciare più facilmente la melatonina che favorisce il rilassamento. Così si è più portati a sbadigliare». Con il rischio di contagiare l’intera platea.

«Non necessariamente, però, lo sbadiglio è collegato al sonno», assicura Ferini Strambi. «Sicuramente è una manifestazione di tendenza all’addormentamento, al di là del fatto comportamentale. E in questo caso lo sbadiglio si trasforma in una spia importante perchè segnala una patologia». Due le categorie più soggette a sbadiglio. «La prima è quella dei privati di sonno, che di giorno vanno incontro a sonnolenza. In questo caso lo sbadiglio è un meccanismo attivato per via della tendenza all’addormentamento». L’altra categoria, conclude lo specialista, è quella delle vittime delle apnee notturne. «Il sonno disturbato porta a un continuo sbadigliare diurno, e al rischio di addormentamento improvviso». (ilmessaggero.it)

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