San Benedetto del Tronto - Palme al posto dei vecchi pini di via Mare. Sostituzione obbligata visto che le piante, in alcuni casi, sono malandate e rischiano di crollare ma, in un momento in cui il punteruolo rosso miete vittime a raffica tra le palme della Riviera, la decisione di usare proprio questa essenza arborea per sostituire i pini suscita più di qualche perplessità.
Nell’ambito della riqualificazione in corso in via Mare a Porto d’Ascoli, dovranno essere abbattuti circa 15 pini, che saranno sostituiti da palme negli stessi punti e in altre aree verdi della città, per un totale pari al doppio delle essenze tagliate. L’abbattimento dei pini sarebbe inevitabile per due motivi: perché i lavori sui sottoservizi ne hanno ridotto l’impianto radicale pregiudicandone la stabilità (e due pini sono già caduti in passato, fortunatamente senza causare vittime o danni) e per le rotture che i pini stessi causano a strade e marciapiedi, creando problemi ad automobili e pedoni, compresi disabili e mamme con passeggini.
La riqualificazione di via Mare, ad ogni modo, compresa la sostituzione delle essenze, è stata più volte presentata dall’amministrazione comunale ai residenti del quartiere, che hanno compreso e condiviso l’intervento.
Il Comune, in ogni caso, interviene spesso per sistemare marciapiedi danneggiati dalle radici dei pini, per esempio in via Tedeschi (nella zona del centro giovani Casa colonica), in via Togliatti non distante dal Palazzo di giustizia, in via Mattei, nei pressi dell’asilo nido, e in via Rossi, zona Sentina, tra le altre.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Giovanni Gaspari: “Quello dei pini - ha detto - è un problema di sicurezza, sia perché essi rischiano di cadere, sia per i danni che provocano a strade e marciapiedi, rendendoli impraticabili. Tutto questo ha un costo, sia in termini di incolumità di cittadini, che di spese necessarie per ripristinare il fondo stradale, motivo per cui la giunta comunale ha dato mandato al servizio Aree verdi di intervenire in via Mare. Al tempo stesso, verrà piantato il doppio delle essenze rimosse: palme in via Mare, e pini in aree verdi dove le radici non producono danni”.
Per la precisione, in via Mare verranno piantate palme di tipo Washingtonia (il tipo più alto, come quello di viale Moretti o via Gramsci), e la Brahea edulis, specie di palma non diffusissima in città. Alcune di queste essenze sono già state sistemate, le altre seguiranno. (Arduino Carosi - corriereadriatico.it)
PS: quasi quasi domani vado in comune a chieder un'autorizzazione per aprire un allevamento di Rhynchophorus ferrugineus
Olivier. Voi che dite, me lo rilasceranno?
Ma non abbiamo ancora capito che per la stragrande
maggioranza degli amministratori e in verità anche
di molti cittadini, gli alberi, in città, sono
considerati al pari di un addobbo? Quanti di noi si
sono indignati nel vedere letteralmente reclusi in
poche decine di centimetri quadrati di terra
esemplari alti anche oltre 10 metri? E le palme
illuminate (dal basso) di notte? Sono un segnale di
saggezza secondo voi? Lungimiranza? Capacità
intellettiva? Rispetto della logica? Rispetto della
vita? Noi ora uccidiamo gli alberi perché ci
arrecano fastidio?
Provate solo a immaginare per un attimo,
considerando a modo le proporzioni uomo/albero
pianeta/uomo, cosa è in grado di fare il pianeta per
tutto l’innaturale fastidio che l’essere umano sta
arrecando a lui. (Riego Gambini) |