Ascoli Piceno - Il giallo delle tortore precipitate a terra e morte, già segnalato a Faenza, Ravenna e in altre zone d'Italia, sta investendo pesantemente anche il sud delle Marche. Dopo la 'pioggia' di animali registrata a Civitanova Marche (Macerata), tre giorni fa, ora anche l'Ascolano e il Fermano sono interessate dallo strano e inquietante fenomeno. In particolare il centro interno di Roccafluvione, paesino a 13 chilometri da Ascoli Piceno, situato ai limiti dell'area montana del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Gli abitanti del posto hanno trovato decine di tortore morte sulla strade, sui tetti delle case e dei capannoni, sulle auto parcheggiate.
Un paesaggio inusuale e spettrale, che ha fatto subito mettere in allarme l'Amministrazione comunale del paese, che ha allertato l'azienda sanitaria locale e poi fatto spedire tre esemplari all'istituto zooprofilattico di Fermo. E sempre a Fermo, più a nord, verso la costa adriatica, un'altra strage di tortore si è consumata negli ultimi giorni. Almeno cinquanta uccelli morti, sono stati rinvenuti in una piscina privata, in località Campiglione di Fermo.
Secondo le prime indiscrezioni, che citano esperti sembra che la causa di questi decessi in massa di volatili sia dovuta ad un virus trasmesso dai piccioni, virus aviario che tuttavia non attacca l'uomo. Non inquinamento ne cause alimentari quindi. Ma i dubbi sono molti e le preoccupazioni per quanto sta accadendo ancora forti nella popolazione. (ilrestodelcarlino.it)
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