Ascoli Piceno - Anche Ascoli e altri comuni piceni sono potenzialmente interessati dalla limitazione del traffico prevista dalla Regione Marche nei centri urbani e nelle principali strade a grande scorrimento per arginare il problema dell’inquinamento da polveri sottili. Nello specifico, oltre al capoluogo, dovranno esprimersi individuando le aree da sottoporre alla limitazione del traffico i comuni di Cupramarittima, Grottammare, San Benedetto, Acquaviva Picena, Monteprandone, Monsampolo, Spinetoli, Colli del Tronto e Castel di Lama.
Il provvedimento, approvato dalla Regione con l’accordo dell’UPi e dell’Anci, tende a tutelare la salute dei cittadini e ad evitare le sanzioni dell’Unione europea, ma ora, dopo gli ultimi aggiustamenti richiesti dalla Confartigianato che prevedono le restrizioni solo per i veicoli diesel, pre euro e fino ad euro 2, i Comuni sono chiamati in questi giorni a definire gli ambiti di applicazione dei divieti. "Confartigianato delle province di Ascoli e Fermo, - sottolinea Simone Feliziani, presidente interprovinciale Confartigianato Autotrasporto- chiede la massima attenzione ai sindaci affinché vengano individuate le aree nelle quali sia efficace la riduzione delle emissioni senza, però, non penalizzare oltre misura le attività economiche che con tanta difficoltà tentano di sopravvivere alla crisi".
"È vero che, la libera circolazione nelle giornate di sabato e domenica e le fasce di ingresso nelle città - prosegue il presidente dell’Autotrasporto - permettono a lavoratori ed imprenditori di accedere ai centri, ma è altrettanto vero che le aziende del Piceno soffrono e che quindi anche i Comuni, nel loro piccolo, dovrebbero adottare tutti gli accorgimenti possibili per agevolare quanti fanno imprese, quanti creano e mantengono posti di lavoro. Le amministrazioni comunali possono aiutare il sistema produttivo e dei servizi, non solo riducendo la burocrazia".Tornando agli adempimenti a carico dei Comuni piceni per le polveri sottili, lo stesso Feliziani chiede ai sindaci di "coinvolgere sia la Confartigianato che le altre associazioni nelle scelte, consentendo loro di fornire il proprio contributo sugli ambiti nei quali dovranno essere applicate le limitazioni alla circolazione". (restodelcarlino.it)
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