Con il calo di immatricolazioni registrato alla fine del 2010 ( circa - 20%) le case automobilistiche non perdono tempo nel rilanciare sconti e promozioni. Per l'anno appena cominciato si stima un'ulteriore diminuzione delle vendite (circa - 120.000 ), quindi non c'è da perdere tempo: da oggi sono partite le proposte di quasi tutte le case, con sconti "chiavi in mano" che per il cliente saranno superiori alle offerte di fine anno ( immaginiamo la felicità di chi ha acquistato 20 giorni fa la nuova automobile...). Per chi è registrato ai siti web di case automobilistiche, è iniziato il balletto delle nuove offerte imperdibili. Anzitutto le concessionarie devono "smaltire" l'invenduto Euro 4, con proposte che ogni punto vendita potrà rendere ancora più appetibili. Ma anche sui modelli Euro 5 si possono strappare prezzi interessanti già ora, visto che alcuni modelli di "punta" vedranno tra marzo e giugno 2011 i restyling, con annessi ritocchi listino. Ma le proposte non sono proprio così complete...
L'Istat proprio ieri ha diffuso ieri i dati relativi al tasso di inflazione medio annuo, che nel 2010 è stato pari all'1,5 %, quindi quasi raddoppiato rispetto a quello del 2009 (0,8%). I carburanti sono stati i protagonisti degli aumenti più alti: a dicembre i prezzi della benzina sono saliti del 9,8% (6,1% a novembre) su base annua e del 2,5% su base mensile. I prezzi del gasolio per auto sono cresciuti del 14,5% (+10% a novembre) in termini tendenziali e del 3% sul piano congiunturale. Per quanto riguarda il Gpl l'indice ha registrato un rialzo del 21,3% (+20,2% a novembre) su base annua e del 6,5% su base mensile.
Alla luce di questi dati, sorprende che dal mare delle proposte delle case automobilistiche emerga l'assenza quasi completa di offerte per le auto a gas, soprattutto metano: soliti modelli, sconti invisibili! Quindi dopo il periodo "incentivato", la quota di penetrazione di auto ibride benzina-metano si è riassestata al 12%. Pur annunciandosi anche per i prossimi mesi rincari continui di benzina e gasolio, sembra che lo scetticismo degli italiani su queste auto a minor impatto ambientale non demorda. Questo per le solite motivazioni: difficoltà di reperire distributori in modo omogeneo e incertezza tecnologica sulle performances di queste auto. Cosa che (esperienza diretta di chi scrive) viene alimentata dagli stessi venditori, spesso i primi a manifestare dubbi e incertezze sulla qualità e la durata dei modelli ibridi. Se poi al momento della proposta economica i margini di sconto sono limitati, ecco che il gioco è fatto. E vai (ancora) con il turbodiesel... (greenreport.it)
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