L'Alpago si prepara al peggio

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Mercoledì, 16 Febbraio 2011

 

BELLUNO -- “Nessun allarmismo, ma essere pronti”. E’ questo il messaggio che il presidente del Veneto, Luca Zaia, rivolge alle popolazioni della zona dell’Alpago dove dall’ottobre scorso si registrano boati e lievi vibrazioni della terra.

“Se dovessimo interpretare quello che ci dicono gli esperti – ha detto Zaia – dovremmo dire che siamo ancora in una fase di limbo, ma noi siamo pronti a tutto, abbiamo ben chiaro che i piani di evacuazione vanno fatti, casomai li faremo come esercitazione”.

Il piano di evacuazione per l’area del Fadalto, in caso di sisma, interesserebbe circa 500 residenti, ma certo è che, se il territorio del vittoriese fosse oggetto di una scossa violenta della terra, questa coinvolgerebbe una zona ben più ampia. Va ricordato infatti che tutto il territorio di Vittorio Veneto è classificato in zona 2 per il rischio sismico, indipendentemente dai fenomeni registrati ormai da alcuni mesi nella Val Lapisina.

“Bisogna che la popolazione sappia che non c’é un pericolo terremoto – ha sottolineato il presidente – ma gli indicatori sono molto confusi: dobbiamo dare tutte le indicazioni possibili ed é questo che faremo”.

Intanto, l’attività dei boati è del tutto cessata già da qualche giorno, fa sapere il sindaco Gianantonio Da Re. Ieri mattina, al comando della Polizia Locale di Vittorio Veneto si è riunito per la prima volta il Centro Operativo Intercomunale, per affrontare la questione dei boati e dei microsismi rilevati in Val Lapisina già da alcuni mesi. (scienze.tv)

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