Ma sono matti?

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Sabato, 5 Febbraio 2011

 

[ Ordinanze sindacali di limitazione del traffico a tempo, contro l’inquinamento urbano ]

Nel parco del manicomio, un matto con una bottiglietta in mano s’avvicina ad un visitatore: io non posso, per piacere ci va lei a prendermi due caffè al bar di fronte? Li faccia mettere qua dentro. Però si ricordi, uno corto amaro, l’altro normale con molto zucchero.

Racconto questo aneddoto riportato nei libri di psichiatria, per evidenziare che sindacogaspari / sindacomerli, nella (finta) lotta all’inquinamento delle loro due città, si comportano con la stessa “logica” del matto. Anzi peggio, trattandosi qui non di caffè ma di aria. Quella di tutti. Se il matto pensa che nella bottiglietta due “diversi” caffè non possono mescolarsi, i nostri sono convinti che basta limitare un po’ la circolazione in tre strade per bonificarne l’aria: a San Benedetto, via Silvio Pellico - un pezzo di nazionale - (600-700 metri); a Grottammare, via Laureati e via Leopardi (in tutto circa 500 metri). Meno di 300 ore in 30/40 giorni di limitazione dovrebbero fare il miracolo di abbattere le pericolosissime polveri sottili e quindi di non far sforare più i dati delle centraline che misurano alla bell’e meglio la salute di piccoli pezzi di territorio, dando per scontato che lì vicino tutto va bene. E tralasciando il fatto che ci saranno deroghe per tutti.

Insomma: questi sembrano credere davvero che si possa ingabbiare l’aria, metterle dei confini, degli sbarramenti, dei divieti. Ecco infatti i complicatissimi illeggibili cartelli piazzati su trespoli, ecco pattuglie di vigili che non sanno chi fermare e dove farlo fermare, in quelle strade non c’è neanche lo spazio (e per adesso niente multe). Ecco interviste a pensosi assessori, paginate sui giornali, esortazioni vaghe e burlesche, questi sono meglio di Stanlio & Ollio.

Si spenderanno ancora soldi - nostri - e niente cambierà. Mai che provino ad usare il cervello (magari altrui, se il proprio è carente; magari guardando altrove, dove non mancano gli esempi virtuosi). Mai che sperimentino soluzioni diverse e certo più efficaci. Per esempio rendendo meno stupidi i semafori ed eliminandoli quasi del tutto; organizzando il trasporto pubblico con intelligenza; predisponendo corsie ciclabili sicure e non da incubo; togliendo parcheggi in centro e ampliando l’area pedonale; negando licenze commerciali dove c’è già troppo casino; non autorizzando per nessun motivo aumenti di cubatura edilizia. Ma figurati, ci sono le elezioni…

I commercianti già strillavano prima che ‘ste geniali ordinanze entrassero in vigore, può mai succedere che non li stiano a sentire tirandosi giù con gran zelo le braghe? Che, sono matti? (Pier Giorgio Camaioni)

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