[ Altro sortilegio a Grottammare: appartamenti al posto della discoteca ]
Con gli appartamenti finirà come con le auto, che ne possediamo stupidamente almeno una a testa, o peggio come coi telefonini le tivvù e i computer: a ognuno il suo e magari di più. Impensabile adattarsi ad una sola automobile per famiglia [la scusa che non funziona il trasporto pubblico è vera, qua non l'hanno ancora inventato], a un solo pc, a un solo supertelefonino, a un solo scooter. E' che da una parte si pensa che l'appartamento è come le indulgenze, più ne accumuli più ti salvi. Dall'altra che è un super-investimento, meglio dell'oro, e che puoi lecitamente accumularli, anche se non riesci ad abitarli tutti o a farli abitare. Se non hai più di un appartamento non sei nessuno. C'è gente che ne colleziona come fossero vestiti, mutande, scarpe, orologi. E non piange se non li usa. Si calcola che a San Benedetto (tra vuoti, invenduti, sottoutilizzati e turistici) ce ne siano più di 10 mila, a Grottammare saranno in proporzione ( piatto ricco, sarebbe, per la patrimoniale che non c'è...).
Così lo spazio fisico, saccheggiato, sta finendo. A Grottammare, oltre al resto, distruggeremo i 3 "bellissimi" post-industriali bidoni ex-IP per farci 3 torri d'appartamenti di 7 piani, lottizzeremo ancora pesantemente la bella campagna di Tesì per non lasciar "sola" la Grande Opera, e adesso butteremo giù l'ex discoteca SUGO (anche ex-Ghibli) ovviamente per costruirci appartamenti. Compratori e investitori forse non arriveranno subito, ma politici e costruttori poco se ne curano e sono contenti lo stesso, il loro "dovere" l'han fatto.
Da scommetterci, a giudicare dalla dominante tipologia edilizia che ammorba il territorio, che saranno orrendamente belli e insipidi questi ultimi appartamenti, del resto già senza SUGO, per cominciare. Ma intanto: non si poteva ripensare l'attuale volumetria - senza abbatterla, come invece faranno, per poi aumentarla - e ricavarne ad esempio dei più commerciabili gustosi mini-loft, o facendone spazi (non necessariamente abitativi e privati) inusuali e fuori dal coro, magari ispirati dall'improbabile estetica vagamente egizio-atzeca dell'ex discoteca, anzichè insistere coi soliti appartamenti brutti (cioè orrendamente belli), costosi, costruiti mediamente male e in maniera antiquata? Balconizzati, timpanizzati, cornicionizzati. Fortificati e invalicabili, elegantemente volgari, baroccheggianti e senza senso. Irrazionali e mal divisi dentro, con localetti (quasi loculi) abitabili faticosamente perfino con Santa Ikea. Con isolamenti termici e acustici a casaccio, riparatori giardinetti ammazza-piante, cassette per la posta incorporate nel cemento, e garage cancelli automatici telecamere tettucci grondaiette... Ricchezza presunta e ostentata per chi cerca presunto prestigio e sicurezza. Appartamenti attenzionali e alla moda per chi già ne ha ma ne vuole capricciosamente ancora, "conditi" con sughi pesanti e indigesti di architetti-cuochi poco pensanti...
Oppure senza SUGO come questi. Già indigeribili e inguardabili di loro, ma peggiorabili in libertà. (Pier Giorgio Camaioni) |