SAN BENEDETTO -
Appello dell'associazione "Arca 2000" ai Comuni di
San Benedetto e Grottammare: "Il circo con gli
animali è uno spettacolo altamente diseducativo"
Niente più circhi con animali a San Benedetto e
Grottammare. A chiederlo è il presidente dell'associzione
"Arca 2000" onlus diritti dell'animale malato,
Daniela Ballestra, in un lungo e dettagliato
comunicato
"In questi giorni ( come in moltissimo altri periodi
dell’anno) è presente il circo in città, si tratta
di uno spettacolo da tempo messo sotto accusa per
l’utilizzo degli animali ridotti a pagliacci
snaturati, per il sollazzo di un pubblico beota che
non riflette su cosa si nasconda dietro la foca, la
tigre e l’elefante costretti a compiere piroette
sotto la musica e le luci del tendone in un contesto
del tutto estraneo alla propria natura - scrive
Daniela Ballestra - Il circo è uno spettacolo
altamente diseducativo per i bambini, che purtroppo
non ricevono un’ adeguata educazione e informazione
sulle condizioni di sfruttamento e maltrattamento
degli animali nei circhi. Associazioni animaliste in
tutta Italia, stanno svolgendo campagne educative
nelle scuole per far capire ai bambini che gli
animali del circo non sono affatto felici. Tutto
questo lavoro, viene però vanificato dal silenzio
della stampa sul problema e dall’indifferenza delle
istituzioni, che accolgono quasi con ironia ogni
denuncia in merito al maltrattamento degli animali.
Quante persone sanno che molti animali dei circhi
sono stati catturati nel loro ambiente naturale e
deportati per vivere il resto della loro breve vita
a compiere acrobazie e piroette? Eppure, ci sono
precise disposizioni riguardo alle condizioni di
detenzione degli animali, stabilite dalle linee
guida del Cites, recepite con apposita ordinanza da
molti comuni italiani, che vietano sul territorio
comunale di utilizzare ed esporre animali
appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in
attività di spettacolo ed intrattenimento pubblico (
in particolare: primati, delfini, lupi, orsi, grandi
felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami,
giraffe, rapaci) I ricoveri di 12 mq per ogni
individuo, devono essere forniti di lettiera in
paglia e di oggetti per stimolare l’interesse degli
animali. L’attendamento è vietato in ogni caso
qualora gli spazi a disposizione degli animali non
corrispondano alle misure minime richieste e/o non
siano conformi alle richieste di legge.Chi controllo
tutto questo a S.Benedetto e comuni limitrofi?
I circhi non fanno male solo agli animali ma anche
all’ambiente urbano, i circensi hanno l'abitudine di
apporre indicazioni per raggiungere il circo su
cartelli stradali o sui loro sostegni, il che
risulta illegale e contrario al Codice della Strada
(art. 38 comma 8) e di affiggere sui muri e lungo le
strade manifesti, cartelle e locandine senza alcuna
tassa di affissione .
Inoltre, sono soliti tappezzare bidoncini e bidoni
della spazzatura, cabine telefoniche, centraline di
distribuzione dell'energia elettrica, lampioni ecc.
con le loro locandine (cosa del tutto illegale) o
farle esporre nelle vetrine dei negozi senza avere
il timbro di affissione, cosa anche questa illegale.
Chi vigila in merito? I circensi pagano le sanzioni
per le affissioni selvagge? I circhi ricevono 6
milioni di euro annui dallo stato, per mostrare alla
gente animali asserviti all’uomo da brutali tecniche
di addestramento; sarebbe opportuno riflettere, in
tempi di crisi, sulla necessità di tagli drastici ai
finanziamenti pubblici dei circhi con animali. Ma
ognuno di noi può fare molto: se i genitori non
portassero più a vedere il circo ai loro figli, da
molto tempo questo spettacolo barbaro avrebbe chiuso
i battenti. Come la solito si tratta solo di una
questione di cultura ovvero sensibilità,
informazione ed educazione. Ma cosa ci vogliamo
aspettare quando gli stessi sindaci continuano a
permettere le fiere con gli animali in nome della
tradizione e i controlli sui circhi sono
inesistenti, dato che continuano ad essere
autorizzati senza il rispetto delle disposizioni
Cites?
Se i comuni di S.Benedetto e Grottammare come gli
altri della provincia, recepissero tali direttive,
nessun circo potrebbe mai più attendarsi. La nostra
società ha bisogno di nuovi e illuminati
amministratori e modelli educativi, che mettano in
discussione tradizioni arcaiche e inutili di fiere e
caravan serragli con animali. Un essere umano
evoluto e civile che si concepisce in un contesto
biocentrico in armonia con gli esseri viventi di
altre specie, non può prescindere dal rifiutare,
condannare e vietare ogni contesto di sfruttamento
degli animali". (la provinciamarche.it) |