Puntuale come il natale arriva a San Benedetto il Circo di turno, "ovviamente" - e purtroppo -con gli animali. Un apparato di crudeltà viaggiante. Per il divertimento di piccoli e grandi primitivi, bestie di ogni tipo (gli ippopotami, le tigri e le giraffe dei manifesti, ma non solo) vengono ferocemente addestrate all'esecuzione di esercizi per loro contro natura. Catene, botte, frustate, e in pubblico zuccherini premio. Vite di paura in gabbie con ruote.
Ma gli spettatori (paganti o no) non vogliono saperlo: il Circo - sostengono - è arte, tradizione, passione, sorriso, evasione... Ma va', chiedilo agli animali cosa ne pensano, e se si divertono: chiedilo agli elefanti con le cicatrici sul muso e le ferite attorno alle orecchie, ai leoni e alle tigri che dalla paura si nascondono e camminano pancia a terra e orecchie basse, agli oranghi costretti come pagliacci a pedalare in tondo sulla bici, all'ippopotamo che neanche può rigirarsi nella gabbia, alle giraffe piegate in due, ai cavalli obbligati a saltare cerchi di fuoco... No, loro al circo non si divertono.
Neanche i nostri amministratori vogliono saperlo, ed è più grave. Eppure basterebbe allontanare i Circhi con gli animali e accogliere festosamente quelli senza, nei quali i bravi artisti umani traggono il giusto compenso e successo dalle proprie professionalità altamente specializzate. Certo che si può fare, molti Comuni già lo fanno. Ma bisognerebbe essere civili, o volerlo diventare.
Invece, barbarie a parte, la zoticaggine delle nostre amministrazioni permette loro perfino di imbrattare e imbruttire ancora di più - indisturbati - la città: pubblicità selvaggia, fonica assordante, caroselli con animali, sporcizia supplementare e inamovibile. Per es. quei pali dell'illuminazione e dei cartelli stradali con sopra appiccicati i "sandwich" pubblicitari (al gusto di ippopotamo, tigre, giraffa...) in fila a centinaia su strade principali piazze e lungomari, e certo abusivi, essendo un tipo di cartellonistica proibita da sempre. Il Circo deve ancora arrivare e abbiamo già i pali-sandwich. Il Circo andrà via e nessuno li smonterà. I sandwich-pirata resteranno finchè non si degraderanno e cadranno da soli, o finchè non arriverà un altro Circo che, facendo al solito come gli pare sotto il naso di amministratori e controllori neghittosi, appiccicherà i suoi nuovi. Almeno non venisse con gli animali al seguito...(Pier Giorgio Camaioni)
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