Il Wwf Internazionale compie 50 anni e, in occasione del suo compleanno avverte: "Per salvare il Pianeta nel prossimo mezzo secolo ci vorranno una forte leadership da parte dei governi e delle imprese e un pieno coinvolgimento delle comunità e dei consumatori".
L'istituzione del Wwf Internazionale risale al 29 aprile del 1961 a Morges, un villaggio sulle rive del Lago Lemano in Svizzera, dove 16 dei maggiori e più noti naturalisti provenienti da 10 diversi paesi si riunirono per dar vita ad un' organizzazione che operasse concretamente, raccogliendo anche fondi per la salvare la natura e le specie in pericolo.
Il neonato Wwf fece il primo 'acquisto' di una vasta area di zone umide alle foci del Guadalquivir nel sud della Spagna che divenne il primo nucleo del Parco Nazionale delle Marismas (Coto Donana). L'esempio della tutela diretta degli habitat venne poi ripreso dallo stesso Wwf Italia, con la nascita nel 1966 della prima Oasi nel Lago di Burano, in Toscana. Oggi le Oasi Wwf italiane sono oltre 100 per un totale di 35.000 ettari. L'associazione del Panda è sostenuta da 5 milioni di persone, è attiva in oltre 100 paesi nei 5 continenti con oltre 2.000 progetti sul campo per la tutela della biodiversità e per la promozione di uno sviluppo sostenibile.
"Non ci facciamo illusioni sui compiti che ci attendono, sull'urgenza, su quanto siano importanti e quanto sarà necessario aiutare l'associazione," ha dichiarato Yolanda Kakabadse, Presidente del Wwf Internazionale. In primo piano il clima ("i 10 anni più caldi si sono verificati dopo il 1990 e il ghiaccio del mare artico è sceso a livelli da record") e la perdita di biodiversità che sta accelerando. "Oggi festeggiamo - ha detto Stefano Leoni, Presidente del Wwf Italia - ma sappiamo di avere davanti ancora tanto lavoro per contribuire a creare un mondo in cui le persone vivano in armonia con la natura".
Il Wwf spegne le candeline domani a Zurigo dove ha organizzato un convegno, una serata di gala e una mostra che durerà sei mesi. (ANSA)
|