AP 210544 (alias Scuolabus)

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Giovedì, 21 Aprile 2011

 

Esterno giorno, ore 15,50, strada provinciale Cuprense km. 1 - 2, direzione Ripatransone, primi tornanti in salita, traffico regolare. A bordo della mia macchinetta a GPL procedo a velocità moderata dietro allo scuolabus giallo a gasolio del Comune di Grottammare-bandiera blu targato AP 210544 (targa nera, quelle di una volta), che riporta a casa una decina di bambini. Gli sto dietro per qualche fermata, non posso sorpassarlo, pazienza. Ma poi mi fermo per il fumo puzzolente, asfissiante, quasi impenetrabile anche ai raggi del sole. Lo lascio andare. Dal vetro posteriore bimbi che mi salutano.

Ora dico:

- Questo scuolabus, dalla targa, dovrebbe essere del '78. C'ha quindi circa 33 anni.

- Su motori a nafta di questa generazione con più di un milione di km. qualsiasi manutenzione "ecologica" è impossibile. Di catalizzatori neanche a parlarne. Infatti fuma e sferraglia da matti.

- Automezzi come questo inquinano da 500 a 1000 volte più di una vettura media di categoria "C". E gli inquinanti sono presenti tutti, altro che la caccia alle polveri sottili.

- Questo scuolabus lavora tutti i giorni (meno le vacanze), va in salita e in discesa, fa molte fermate, aspetta col motore acceso [lo scarico viene inalato non solo da chi sta fuori ma anche dai bambini che aspettano dentro]. Soprattutto, lo scuolabus trasporta bambini: non casse di birra, scarpe o capi d' abbigliamento, nè rifiuti.

- Sicurezza attiva: certamente frenerà male e terrà male la strada. Chissà come stanno le gomme, i fari, lo sterzo... Come si comporta ad una manovra d'emergenza?

- Sicurezza passiva: inesistente. Niente imbottiture, anzi tutte lamiere a vista. Cristalli temperati ormai stressati e pronti a scoppiare, niente cinture, niente air-bag. Non parliamo della scocca, davvero medioevale, che in caso di incidente rimbalza invece di assorbire. E non parliamo della tenuta delle portiere. (...)

Ci sarebbero tante altre considerazioni (per esempio sulle conseguenze gravissime che avrebbe un incidente anche banale in simili condizioni), ma mi fermo e solo dico: nessun genitore, nessun cittadino, nessun passante, nessun amministratore, nessuna associazione, nessun turista, nessun umano nota queste cose? Nessuno s'indigna? A chi fa comodo tanta indifferenza? Si affidano le vite di figlioletti e nipotini a simili bombe a orologeria, incredibilmente gestite da un Comune tanto vanaglorioso nei suoi autoincensamenti quanto superficiale e irresponsabile nelle sue scelte, e stiamo a parlare di ambiente, di sicurezza, di turismo, di sviluppo sostenibile, di bandiere blu? (Pier Giorgio Camaioni)

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