ROMA - In Antartide scatta l'allarme per i pinguini: a causa dei cambiamenti climatici, popolazione dimezzata in soli 30 anni. A riferirlo e' un nuovo studio, svolto dai ricercatori della National Oceanic and Atmospheric Administration(Noaa), che ha scoperto come nella penisola occidentale antartica (Wap) e nel mare della Scozia la presenza di questo mammifero sia diminuita del 50% negli ultimi decenni.
L'analisi, pubblicata sulla rivista Proceedings della National Academy of Sciences, ha messo in evidenza come nel corso degli ultimi 30 anni in Antartide c'e' stata una flessione drastica sia delle popolazione di pinguini di Adelia che dei Chinstrap. Una situazione critica che, secondo i ricercatori, e' strettamente correlata ad un ''enorme riduzione'' del numero di prede disponibili nella regione: l'aumento delle temperature e dalla crescente concorrenza con altri mammiferi ha portato negli ultimi anni ad una diminuzione di oltre l'80% del krill a disposizione, la principale fonte di cibo di questi animali.
''Abbiamo trovato prove schiaccianti a conferma del calo significativo delle popolazioni di pinguini in tutto il Wap e il mare della Scozia- ha commentato Wayne Trivelpiece, ricercatore all'Noaa- i cambiamenti dettati dal clima negli ultimi due o tre decenni sono stati probabilmente un fattore chiave nella riduzione del krill, e conseguentemente anche dei pinguini''. (ANSA)
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