SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Allarme smog, si va ai tempi supplementari. Le limitazioni del traffico tra via Voltattorni e via Manara di alcune tipologie di veicoli diesel (clicca qui per conoscere quali) proseguiranno ancora per un altro mese. Lo slittamento, dal 31 marzo al prossimo 30 aprile, è stato ufficializzato da un'ordinanza comunale firmata dal sindaco Gaspari, in seguito alle indicazioni poste dalla Regione Marche, insoddisfatta per gli esiti ottenuti su tutto il territorio dall'inizio del 2011.
"Possiamo prolungare all'infinito la scadenza, ma non otterremo grandi risultati", dichiara sconsolato l'assessore ai Trasporti, Settimio Capriotti. "Finchè non esisterà un'alternativa, una circonvallazione, soffriremo questa situazione. Il problema dell'inquinamento c'è, riguarda tutti non solo noi. Ma credo si debba più che altro cambiare mentalità".
Ecco dunque che già il 10 aprile tornerà la domenica ecologica, con i lungomari di San Benedetto, Grottammare e (forse) Cupra Marittima chiusi a qualsiasi vettura. Nel nuovo anno gli sforamenti delle Pm10 in città sono stati ben 30, per una soglia fissata a 35. Superato quel tetto, fissato per legge, si andrebbe incontro ad una probabile circolazione a targhe alterne o, peggio, al blocco totale del traffico.
Deluso pure il comandante della Polizia Municipale: "Il trend è rimasto identico - confessa Giuseppe Coccia - Ad influire negativamente è stato il clima. Soprattutto la nebbia ha complicato le cose".
Nessuno tuttavia parla di fallimento: "Serve sensibilizzare i residenti ad adottare comportamenti orientati alla sostenibilità ambientale. In Europa si prediligono le bici ed i mezzi pubblici. Dovremmo cominciare pure noi". (MAssimo Falcioni - rivieraoggi.it)
PS: Tempo fa, sulla stampa locale, veniva sottolineato il fatto che il problema PM10 negli anni scorsi era stato tenuto sotto controllo per merito di soluzioni attuate da parte dell'amministrazione comunale che stranamente però attualmente risultano inefficaci. Ora che queste affermazioni vengono purtroppo smentite dai dati (personalmente non ho mai smesso di farlo analizzando anche quelli degli scorsi anni) la colpa ricade sulla nebbia che ha aggravato le cose. Mi spiace per il Comandante Giuseppe Coccia ma dato che a San Benedetto del Tronto Meteorivierapicena svolge un monitoraggio costante della situazione meteo-climatologica del nostro territorio, devo affermare che anche la sua affermazione è solo parzialmente veritiera, anzi “molto parzialmente” veritiera. Lo ripeto per l'ennesima volta: d’inverno è la pioggia che risolve l'elevata concentrazione di polveri sottili nell'aria (o in casi particolari la direzione dei venti prevalenti) per cui se non piove per 4,5 o 6 giorni di seguito lo sforamento è garantito. Colgo inoltre l'occasione per sottolineare che i dati che riguardano il monitoraggio ambientale degli inquinanti atmosferici relativo alla stazione di San Benedetto del Tronto che si trova in zona Cerboni, servizio coordinato dalla Provincia di Ascoli Piceno, sono attualmente aggiornati in modo non appropriato. Attualmente l'ultimo dato risale al 18 marzo 2011 e non sta a me ricordare che proprio in una fase acuta come questa la consapevolezza esatta della situazione potrebbe aiutare chi di dovere a comportarsi di conseguenza, per cui quel "chi di dovere" dovrebbe far in modo che il servizio si svolga come di dovere. Di questo monitoraggio poi sarebbe anche utile divulgare i valori relativi al monossido di carbonio, ozono, ossidi di azoto vari, visto che i dati pubblicati sul sito della provincia relativi a questi inquinanti risalgono addirittura al 31/12 dello scorso anno. Giustamente chiediamo a tutti i cittadini di cambiare mentalità dimenticando però che i primi a dover "cambiare mentalità" siamo noi anche perché in questo modo daremmo il buon esempio. Auguro a tutti gli amministratori un buon lavoro ! (Riego Gambini)
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