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Vorrei vivere su un pianeta ove non vi fossero riserve naturali, o meglio, ove non vi fossero zone protette da preservare, poiché gli abitanti attenti e consapevoli, amministrati da governatori saggi non avrebbero necessità di regole o di ammende per rammentare il valore dell'acqua, della terra, dell'aria e di tutto ciò che con estrema disinvoltura sulla Terra continuiamo a violare.
Vorrei vivere su un pianeta dove i fiumi, i mari non fossero latrine o ancor peggio luoghi da avvelenare con ciò che serve a generare denaro a qualcuno e malattia a molti.
Vorrei vivere su un pianeta dove si conoscesse profondamente la Natura e di conseguenza la si rispettasse non solo come atto d'amore, ma anche d'intelligenza, visto che di essa ne abbiano necessità per la sussistenza o meglio per la sopravvivenza.
Vorrei un pianeta dove non vi fosse la pratica di forare selvaggiamente il suo manto per estrarne le sostanze contenute nel sottosuolo che poi bruciate avvelenano l'aria: aria da respirare continuamente, ininterrottamente.
Vorrei un pianeta dove la debolezza di uno non divenisse immediatamente tentazione irrefrenabile per il più forte ad esercitare potere.
Vorrei un pianeta nel quale non vi fossero padroni dell'acqua, nonché signori della guerra, e di conseguenza morti di sete e di fame.
Vorrei un pianeta dove gli abitanti facessero di tutto per non divenire governanti, perché l'esserlo non significherebbe potere e denaro, ma responsabilità e rinuncia.
Vorrei un pianeta dove quegli abitanti divenuti governanti sapessero di avere il privilegio e l'onore di compiere un compito sacro per la comunità intera.
Avrei ancora un po' di desideri da esprimere, ma forse per oggi basta. Un pianeta così sarebbe già MERAVIGLIOSO. E pensare che la Terra potrebbe esserlo!
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Anna Teresa Iaccheo - Martedì 23 Agosto 2011 alle 14:02
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