Alghe rosse e maree nere, in crisi i mari della Cina

Aggiorna la pagina

 

Domenica, 21 Agosto 2011

 

Le alghe hanno causato una marea rossa di almeno 100 km2 al largo delle coste della provincia orientale cinese del Guangdong. Secondo il Centro di sorveglianza dell'ambiente marino della città di Zhuhai, «La Marea rossa è localizzata presso l'arcipelago di Wanshan all'altezza dell'estuario del fiume delle Perle che si getta nel Mar Cinese Meridionale», cioè in una delle aree fluviali e marine più inquinate del mondo. Le isole Wanshan coprono una superficie di 3.200 km2 e si trovano tra Hong Kong e Macao.

Il centro di Zhuhai ha precisato che «La marea rossa è comparsa venerdi, tingendo le acque di un bruno rossastro ed uccidendo migliaia di pesci. E' difficile prevedere quando la marea rossa di dissolverà».

Secondo quanto dichiarato dai tecnici di Zhuhai all'agenzia ufficiale Xinhua, «Il fenomeno è causato dal cochlodinium geminatum, una specie di fitoplancton multicellulare che si attacca alle branchie dei pesci e li soffoca. La densità di questi organismi vegetali aumenta con l'aumentare della temperatura dell'acqua e della salinità».

Intanto per quantio riguarda un'altra mare, quella nera di petrolio, in Cina le cose si stanno mettendo male per la multinazionale americana ConocoPhillips. Xinhua ha annunciato che 10 agenzie di consulenza giuridica hanno mostrato interesse a sostenere le denunce presentate contro la compagnia petrolifera per i danni ambientali provocati nella baia di Bohai dagli sversamenti di greggio avvenuti dalle piattaforme petrolifere gestite dalla ConocoPhillips.

L'ufficio per il Mare Cinese Settentrionale dell'Amministrazione di Stato oceanica della Cina ha spiegato che, «Le agenzie che vogliono trattare questo affaire devono depositare la loro candidatura presso l'Amministrazione entro sabato».

Per l'esame preliminare delle candidature sarà costituito un gruppo di esperti cinesi di ambiente marino, che dovrà scegliere 5 candidature come potenziali rappresentanti. Un team dei servizi giuridici, compost da un agente principale e da quatrtro assistenti, sarà istituito per trattare l'affaire dopo l'avvio del processo di valutazione.

Il 16 agosto l'Amministrazione di Stato oceanica ha pubblicato sul suo sito internet una circolare che afferma senza mezzi termini: «Le fughe di petrolio provenienti dalle piattaforme della ConocoPhillips China, filiale della ConocoPhillips, hanno danneggiato lì'ecosistema marino della Cina». Per questo il suo ufficio del Mar Cinese Settentrionale pensa di avviare un procedimento giudiziario contro la multinazionale Usa «conformemente ai regolamenti ed alle leggi». (greenreport.it)

Commenti dei lettori

Al momento non ci sono commenti dei lettori per questo articolo

Inserisci un tuo commento a quest'articolo

Nome:

 

Email:

(non verrà visualizzata)

Messaggio:

 

 

Vi ricordiamo che i commenti inviati verranno prima controllati dall'amministratore di METEORIVIERAPICENA

Visione ottimizzata 1024x768 pixel

Imposta come tua

"Pagina iniziale"

di Internet Explorer

Webmaster

Disclaimer

by meteorivierapicena.net