TOKYO - Il nordest del Giappone è tornato a tremare: un terremoto di magnitudo 6.8 nelle acque del Pacifico di fronte alla prefettura di Fukushima, seguito dall'allerta tsunami, ha creato paura e apprensione risoltesi in un nulla di fatto vista l'assenza di segnalazioni di danni a persone o cose.
La scossa, avvertita chiaramente anche a Tokyo, è avvenuta alle 14.36 locali (le 7.36 in Italia) e ha avuto un'intensità di 5- sulla scala di valutazione nipponica di 7. L'epicentro, ha reso noto la Japan Meteorological Agency, è stato individuato nelle acque del Pacifico a 80 km dalle coste di Fukushima e alla profondità di 20 km, non lontano dall'area da cui ebbe origine il potente sisma/tsunami dell'11 marzo scorso che ha provocato oltre 20.000 vittime.
La Jma ha lanciato l'allerta per possibili onde anomale fino a 50 cm di altezza sulle coste di Miyagi e Fukushima, portando quindi alla chiusura di diverse strade vicino al mare, mentre la tv pubblica nipponica, Nhk, ha riferito che i treni proiettile 'shinkansen', da Tokyo per Niigata e Yamagata, si sono fermati seguendo le procedure di sicurezza. L'allarme tsunami è stato rimosso dopo 40 minuti, quasi contestualmente al ripristino dei collegamenti ferroviari ad alta velocità.
La Tepco, il gestore dell'impianto disastrato di Fukushima n.1, che ha dato origine alla peggiore crisi nucleare degli ultimi 25 anni, ha detto che le attività presso la struttura sono proseguite senza problemi e che non sono state riscontrate anomalie in termini di rilascio di radiazioni. Stesso bollettino anche la vicina centrale di Fukushima n.2. Tohoku Electric Power, inoltre, ha rassicurato sulla tenuta dei reattori di Onagawa, chiusi dopo il disastro di 5 mesi fa.
Il forte terremoto di oggi è una scossa "di assestamento legata al potente sisma dell'11 marzo", ha spiegato la Jma, notando che il fenomeno dovrebbe proseguire per diversi mesi. Da segnalare, infine, la prova sul campo delle nuove regole per i network tv per l'informazione uniforme su scala nazionale dell'allerta tsunami. Ogni emittente, basandosi su una cartina del Giappone di colore grigio chiaro, è tenuta a segnalare in viola le coste interessate dall'allarme di onde anomale oltre i 3 metri, in rosso sotto i 2 metri e in giallo fino a 50 cm.
Le modifiche, che escludono che i colori possano lampeggiare, sono state messe a punto tenendo conto dei 3,2 milioni di cittadini con problemi di daltonismo e degli 1,5 milioni con disturbi alla vista, quali cataratte. La Japan Meteorological Agency (Jma) ha rimosso l'allerta tsunami con onde anomale fino a 50 cm. (ANSA)
PS: ma il termine "maremoto" non lo usa più nessuno? (RG)
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