Ascoli Piceno – 'Allarme rosso' per undici punti lungo le foci dei fiumi e torrenti delle Marche. Il dato emerge da un'analisi della Goletta Verde di Legambiente secondo la quale all'origine ci sarebbero un sistema fognario inadeguato e carenza negli impianti di depurazione. Inoltre, secondo l'associazione ambientalista sarebbero ancora 400mila i marchigiani non coperti da un sistema di depurazione delle acque.
Di seguito la situazione in ogni provincia.
Ancona: la foce dell’Esino, a Falconara marittima, rientra nell’elenco delle località con problemi di inquinamento da batteri fecali.
Ascoli Piceno: inquinata la foce del Tronto a San Benedetto, al confine tra Abruzzo e Marche. A Grottammare il campionamento effettuato alla foce del torrente Tesino mostra acque fortemente inquinate.
Fermo: non è migliore la situazione alla foce dell’Aso, nel territorio del Comune Pedaso. Allarmante lo stato ambientale alla foce del fiume Tenna a Marina Faleriense (Porto Sant’Elpidio): i valori batteriologici sono così alti che è stato difficile quantificarli.
Pesaro Urbino: la foce del Metauro a Fano, dove sono stati prelevati campioni di acque fortemente inquinate, la foce del Foglia (Pesaro) e il fiume Tavollo (Gabbicce mare). Qui le analisi compiute a valle del depuratore indicano valori batteriologici più alti del doppio del limite di legge.
Macerata: nel territorio comunale di Porto Recanati, a Scossicci, la foce del Musone è stata classificata come fortemente inquinata; così come la foce del Chienti a Civitanova Marche. (ilrestodelcarlino.it)
PS: forse è per questo motivo che l'ARPAM non si degna di aggiornare i dati del monitoraggio per l'anno 2011 (http://94.94.74.148/marche/Fiumi/default.asp?cmd=qa) ???
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