SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Diagnosi, trattamento chemioterapico e terapie di mantenimento: le tre difficili fasi che un paziente si trova ad affrontare per combattere il cancro. Per questo è apprezzabile l’idea del dottor Giorgio De Signoribus, direttore del reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale Civile di San Benedetto, che sarà oggetto del convegno “L’oncologia: tra progressi scientifici e storie straordinarie” in programma per venerdì 1° ottobre presso Villa Picena di Colli del Tronto a partire dalle 14,30. Si tratta di un contatto tra la scienza medica oncologica e la terapia creativa: tutto è nato da una esperienza di circa tre anni fa, quando una psicologa ha coinvolto alcuni pazienti in un “laboratorio di scrittura” raccogliendo le loro storie e testimonianze.
Durante l’incontro del 1° ottobre si darà spazio a un breve filmato autogestito del quale sono autori e attori i pazienti stessi. Il tutto sotto il coordinamento del professor Maurizio Boldrini, docente di Animazione Teatrale dell’Università di Macerata e del professor Giancarlo Brandimarte i quali interpreteranno i i brani riscritti in chiave “teatrale” dai pazienti, accompagnandoli con musica e prosa, contenenti il vissuto emotivo di queste persone sui passaggi fondamentali della malattia oncologica che vanno appunto dalla diagnosi fino alla terapia post-chemio.
Insomma, la novità del convegno è quella di non far sentire il paziente un semplice caso clinico e di coinvolgere l’intera cittadinanza che per una volta “affiancherà” il medico allo stesso lato della scrivania.
Il convegno vedrà la partecipazione di illustri nomi dell’oncologia e psiconcologia italiana fra cui Stefano Cascinu, direttore dell’unità operativa. Oncologia Medica dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, Manuel Katz, psiconcologo e coordinatore del Cspo di Firenze e Giancarlo Veronesi, presidente dell’Associazione Volontariato Asmo di Parma.
Grande soddisfazione espressa dal direttore di Zona Territoriale 12 Antonio Novelli il quale, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno, ha ribadito l’importanza di tale iniziativa in cui arte, musica, recitazione e scienza rappresentano un valore aggiunto per il tema dell’oncologia. (daniele Traini - rivieraoggi.it)
“…Insomma, la novità del convegno è quella di non far sentire il paziente un semplice caso clinico…”. Ma questo non dovrebbe essere anche il normale compito dei medici?
Curare quacuno significa prendersene cura, in tutti modi possibili… e non prescrivere solo farmaci !
Che sia chiaro però: dato che l’essere umano non è fatto solo di carne ed ossa io sono assolutamente consapevole che ogni forma d’arte può essere un efficace strumento per raggiungere e riequilibrare anche gli strati più “sottili” del nostro corpo… cellulare e non. (RG)
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