La Germania vuole spedire le sue scorie nucleari in Russia

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Lunedì, 27 Settembre 2010

 

Il governo di centro-destra tedesco ha approvato ieri il contestatissimo piano per inviare via nave le sue scorie nucleari radioattive in Russia. Una decisione che dovrebbe scatenare nuove proteste da parte delle organizzazioni e dei partiti che si oppongono all'energia atomica, maggioritari in Germania e sempre più numerosi ed attivi anche nella Russia putiniana.

Il governo nero-giallo di Angela Merkel (che i tedeschi hanno ribattezzato "Ape Maya") prevede di inviare 951 elementi di combustibile nucleare esaurito dal sito di stoccaggio temporaneo di Ahaus, nella Germania occidentale, verso il famigerato impianto russo di Mayak, a 2.000 km a est di Mosca, che qualche settimana fa è stato per giorni circondato delle fiamme degli incendi che hanno devastato i boschi e le torbiere della Russia europea.

Il governo Ape Maya ha preso questa contestata decisione nonostante che il 18 settembre a Berlino siano scese in piazza migliaia di persone per protestare contro la decisione di estendere la vita delle 17 centrali nucleari tedesche ben oltre la prevista data di chiusura del 2020 e nonostante che i sondaggi rivelino una crescente avversità dei tedeschi per questa scelta.

In una nota il Bundesamt für Strahlenschutz (BfS - Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni)spiega che «Gli elementi di carburante verranno restituiti alla Russia sulla base del Russian research reactor fuel return programme concordato con gli Stati Uniti, la Russia e l'International atomic energy agency», ma non viene comunicata nessuna data per la spedizione, l'unica cosa che si sa è che il materiale verrà spedito all'interno di un massimo di 18 container "Castor" appositamente sigillati.

Secondo Ecodefence, un gruppo ambientalista russo, inizialmente i tedeschi volevano inviare in Russia, nel 2010 o al più tardi all'inizio del 2011, le scorie del centro di ricerca di Rossendorf, che sorge vicino a Dreda, nella ex Ddr, la Germania Est comunista, e che è stato chiuso nel 1991, uno dei 20 impianti con un rattoore di ricerca realizzatiti dall'Urss in 17 paesi dell'ex blocco comunista.

La Bundesverband Burgerinitiativen Umweltschutz (Bbu) un gruppo ecologista tedesco di base molto attivo nella lotta contro il nucleare, ha già annunciato azioni di protesta contro la spedizione di scorie in Russia che ha definito «Estremamente pericolosa», la stessa storia dell'impianto nucleare di pianto di Mayak, ad Ozersk, uno dei più grandi siti di ritrattamento, è preoccupante: nel 1957 è stato il teatro di uno dei più gravi incidenti nucleari della storia, i cui aspetti non sono stati mai definitivamente chiariti. Ad agosto ad Ozersk è stato dichiarato lo stato di emergenza, dopo che l'impianto nucleare è stato circondato dalle fiamme degli incendi, solo un imponente intervento militare, con lo scavo di enormi trincee ha impedito il peggio.

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