Quasi nessuno ci pensa, ma i pipistrelli, o meglio i chirotteri, ogni anno fanno risparmiare al settore agricolo milioni di dollari, contribuiscono allo sviluppo delle foreste in tutto il mondo e addirittura in alcuni Paesi sono diventati un'attrazione turistica. Eppure rimangono i mammiferi più perseguitati, incompresi, sconosciuti e a rischio del pianeta. A restituire loro l'importanza che gli spetta ci prova l'Unep con lo "Year of the Bat" che in realtà è un biennio 2011 - 2012 già inaugurato ieri con una cerimonia nella Repubblica Ceca. Un biennio di iniziative per parlare di ricerca, salvaguardia ed educazione nelle scuole per far conoscere questi mammiferi volanti e i vantaggi ecologici che forniscono i pipistrelli, come il controllo dei parassiti e la dispersione dei semi.
Si tratta di una campagna mondiale organizzata dalla Convention on the conservation of migratory species of wild animals (Cms) dell'Inep e Agreement on the conservation of populations of european bats (Eurobats) che vuole portare all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale la strana e meravigliosa vita delle 1.100 specie di pipistrelli che popolano il mondo e che corrono quasi tutte fortissimi rischi.
«Rispetto ad animali come tigri ed elefanti, i pipistrelli hanno una scarsa attenzione positiva - spiega Andreas Streit, segretario di Eurobats - Ma sono mammiferi affascinanti e svolgono un ruolo indispensabile nel mantenimento del nostro ambiente». Lo Year of the Bat 2011 coinciderà con l'International Year of Forests dell'Onu e servirà anche a sottolineare l'importanza dei pipistrelli nella dispersione dei semi e per l'impollinazione nelle foreste temperate e tropicali e il loro contributo per la rigenerazione e il mantenimento in buona salute di quasi un terzo della superficie emersa della Terra. Una gestione forestale sostenibile è quindi essenziale per mantenere popolazioni di pipistrelli sane e quindi un equilibrio degli ecosistemi nelle foreste e nelle zone boschive. Dai pipistrelli insettivori in Europa, importantissimi per il controllo dei parassiti, a quelli dei tropici che diffondono i semi delle foreste pluviali, i chirotteri forniscono preziosi servizi ecosistemici per una vasta gamma di ambienti e quindi per l'uomo. Le popolazioni di pipistrelli nelle grandi aree urbane possono consumare fino a 30.000 libbre di insetti in una sola notte. Le specie di pipistrelli in tutto il mondo hanno bisogno di una protezione continua. La maggior parte delle persone non sa che i pipistrelli forniscono servizi inestimabili per l'ambiente. I pipistrelli della frutta sono essenziali per la coltivazione della frutta tropicale ed almeno 134 piante che gli uomini utilizzano dipendono interamente o parzialmente per il loro ciclo di vita dai pipistrelli.
Ambasciatore onorario dell'Year of the Bat è stato nominato Merlin Tuttle, un noto ecologo e fotografo naturalista, fondatore di Bat conservation International, che spiega: «I pipistrelli sono tra i mammiferi i più incompresi e intensamente perseguitati perché sono attivi solo di notte e difficili e da osservare e capire. Per esempio, molti pipistrelli sono i principali predatori primari degli insetti che volano di notte, inclusi quelli che costano agli agricoltori e ai forestali miliardi di dollari di perdite all'anno. Quando queste popolazioni di pipistrelli declinano, le richieste di pesticidi pericolosi cresce, così come cresce il costo di colture essenziali come riso, mais e cotone».
I pipistrelli di Congress Bridge, ad Austin, in Texas, sono diventati una delle più spettacolari e insolite attrazioni turistiche, da metà marzo fino a novembre migliaia di persone (che spendono milioni di dollari) vanno a vedere uscire al tramonto dalle caverne milioni di pipistrelli senza coda messicani (Tadarida brasiliensis). La segretaria del Cms, Elizabeth Mrema, svela un'altra caratteristica sconosciuta a molti: «Durante la migrazione, i pipistrelli possono viaggiare fino a 4.000 chilometri in un anno. La più grande migrazione di mammiferi africani coinvolge 8 milioni di volpi volanti che volano ogni anno in Zambia da tutto il continente. Questo volo è uno spettacolo incredibile e un mistero che gli scienziati stanno ancora dipanando».
Questi fragili animali vittime spesso della superstizione vivono in tutto il pianeta, ad esclusione dell'Artico, dell'Antartide e di poche regioni insulari oceaniche. Dovremmo portar loro un po' più di rispetto visto che vivono sul nostro pianeta da almeno 50 milioni di anni e che oggi costituiscono quasi un quarto della popolazione mondiale di mammiferi, della quale fa parte anche la specie umana.
Esistono più di 1.100 specie di pipistrelli, ma ne vengono continuamente scoperte in posti come il Madagascar, la Gran Bretagna, e Filippine, la Repubblica democratica del Congo, le isole Comore. L'ultima specie italiana è stata scoperta nel 2004 in Sardegna: l'orecchione sardo (Plecotus sardus).
La realtà è però molto triste: le popolazioni di pipistrelli sono diminuite in modo allarmante negli ultimi decenni. Nonostante si stiano mettendo in atto diverse iniziative di tutele, la Lista Rossa dell'Iucn include oltre la metà delle specie di pipistrelli come minacciate o quasi minacciate di estinzione. Lo sono praticamente tutte quelle italiane e per accorgersene basta guardare il cielo notturno. La perdita e la distruzione dei loro habitat, la frammentazione dei loro siti di ibernazione causata dalle attività umane, la crescente urbanizzazione ed epidemie come la sindrome del naso bianco che solo negli Usa ha ucciso mezzo milione di pipistrelli nel 2006, stanno mettendo sempre più in pericolo i chirotteri.
C'è anche una buona notizia: secondo Eurobats, che estenderà la sua attività per difendere 53 specie di pipistrelli a 14 Paesi del Nord Africa e Medio Oriente, ha illustrato in una conferenza terminata ieri a Praga un rapporto che dimostra che le specie di pipistrelli in Europa sono le uniche per le quali sono stati raggiunti gli obiettivi per fermare la perdita di biodiversità dell'Onu per il 2010. Un successo che però ha solo fermato un declino molto avanzato. (greenreport.it)
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