Grottammare - Priorità al fiume Tesino. Parte l’incarico, per l’area manutenzione del patrimonio e tutela ambientale, di individuare un progetto di riqualificazione, rafforzamento e valorizzazione dell’habitat fluviale del Tesino. Il fiume, che divide a metà la cittadina rivierasca, è da sempre soggetto a verifiche e controlli dagli enti per la sicurezza delle acque. Ma questo non basta.
L’assessorato all’ambiente ha così proposto alcuni indirizzi affinché - nelle future scelte progettuali - si dia priorità ad interventi sul Tesino finalizzati a dare una veste nuova al fiume, a rafforzare il potere di auto-depurazione naturale e valorizzare la flora e la fauna. L’area in questione comprende l’asta fluviale all’interno del Comune grottammarese.
Una scelta, questa, dettata anche dall’esigenza di evitare il verificarsi di situazioni di rischio ambientale come accaduto pochi mesi fa nel vicino Abruzzo ad Alba Adriatica e in zona Sentina, quando in mare si sono riversate acque nere che hanno messo a repentaglio la purezza dell’acqua marina.
“Con la Ciip - ha detto la responsabile del servizio di tutela ambientale Sonia Capeci - abbiamo già attuato procedure di allerta immediata per situazioni di rischio. Ma questo potrebbe non bastare, per questo bisogna essere attrezzati per far fronte a un’emergenza”.
Così, mediante le risorse reperite con avanzi di gestione dell’ex discarica e coinvolgendo tutti i soggetti che gestiscono l’area fluviale, si stanno portando avanti fattive collaborazioni utili nell’individuazione di scenari futuri di riqualificazione ambientale e di gestione di eventuali emergenze ambientali.
Un progetto che diventa anche un esigenza per la città la quale dal 1999 ha consecutivamente ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, legando l’immagine turistica della località balneare soprattutto alla qualità delle acque di balneazione: uno dei criteri fondamentali per l’ottenimento del vessillo. La foce del Tesino ha sul territorio una naturale esposizione al rischio di inquinamento delle acque di balneazione.
“E’ quindi necessario - ha detto l’assessore all’ambiente Giuseppe Marconi - individuare in quest’area un progetto di riqualificazione, dell’habitat fluviale, come azione di miglioramento ambientale finalizzato all’elevamento della qualità ambientale”. Non solo. L’idea vuole anche introdurre la possibilità di definire uno scenario costituito da percorsi fruibili da residenti e turisti, creando quindi una sorta di oasi naturalistica che valorizzerebbe ancora di più la cittadina.
“Resta comunque il fatto - conclude l’assessore Marconi - che la priorità verrà data in primis alla messa in sicurezza del fiume per evitare disastri ambientali. Non possiamo correre rischi”. L’area è sotto varie competenze territoriali le quali verranno coinvolte nelle scelte progettuali da proporre, nel rispetto dell’equilibrio dell’ecosistema. (Francesca Poli - corriereadriatico.it)
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