Monsampolo “La verdeggiante Valle Cecchina a Monsampolo rischia adesso di diventare “nera”. E’ cominciato infatti il conto alla rovescia per l’installazione di un impianto fotovoltaico che andrà a sorgere di fronte alla cantina sociale Collevite e presto chi era abituato a vedere colline, alberi e natura, dovrà abituarsi a convivere con una distesa di corpi neri inanimati”.
A lanciare l’allarme, non condividendo il progetto, è un gruppo di abitanti di Valle Cecchina che parlano di scempio ambientale, di deturpamento di una delle valli più belle ed incontaminate del nostro territorio e si oppongono all'installazione dei pannelli.
“Non siamo contrari all'energia pulita - affermano - ma riteniamo che debbano essere fatte scelte progettuali atte ad utilizzare superfici già edificate quali capannoni industriali, abitazioni, edifici pubblici.
Siamo sicuri - continuano i residenti - che i pannelli fotovoltaici installati su terreno agricolo non provochino danni ambientali? E poi fra 15-20 anni come si smaltiranno i pannelli obsoleti?”.
“L’eternit dovrebbe aver insegnato qualcosa. L'impianto, è inserito in un agglomerato abitativo di più di 150 famiglie e nel raggio di 300 metri ci sono agriturismi, uliveti, frantoi. Al confine ci sono ulivi centenari che non hanno mai subito trattamenti chimici per avere la certificazione Dop”.
“ Cosa accadrà ora? - si chiedono -. Per non vanificare i sacrifici di famiglie di antica residenza, per non permettere la svalutazione delle proprietà, ci opporremo - concludono - con tutti i mezzi visto che nessuno tutela il territorio, per evitare che si porti alla morte la nostra valle”. (correireadriatico.it)
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