San Benedetto
del Tronto - Nuove scogliere e dragaggio del porto entro la prossima stagione estiva. E’ quanto dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni dopo gli incontri che, nel corso dell’estate, hanno visto seduti allo stesso tavolo Comune e Regione.
Entro la fine del mese dovrebbe infatti essere presentato e approvato il progetto nel programma triennale di attuazione del piano di difesa della costa. Il progetto, come noto, prevede a grandi linee la realizzazione di nove scogliere emerse utilizzando la base costituita da quelle soffolte già esistenti e lo spostamento di alcune di esse per ragioni tecniche (ad esempio, sarà spostata quella in corrispondenza della foce del torrente delle Fornaci per assicurare un sufficiente deflusso alle acque in uscita).
Il tutto per un costo stimato di 900 mila euro già presenti nel bilancio regionale.
“Sono fondi – ha detto il consigliere regionale Paolo Perazzoli, che residuano dal precedente esercizio”. Fondi che, come ha assicurato l’assessore Marcolini in un incontro che si è tenuto in estate proprio a San Benedetto, saranno destinati a questo intervento.
Tanti i vertici che si sono susseguiti in Comune nelle scorse settimane che hanno visti coinvolti da un lato il sindaco di San Benedetto e i tecnici del Comune e dall’altra i vertici della Regione con l’assessore all’ambiente Sandro Donati, Paolo Perazzoli e l’ingegner Vincenzo Marzialetti, dirigente della Regione che, insieme ai suoi tecnici, ha anche effettuato alcuni sopralluoghi.
“Ringrazio Marzialetti e i suoi tecnici per l’impegno che sta profondendo anche in questo agosto per rispondere alle esigenze della città - ha detto il sindaco Gaspari – così come l’assessore Donati che sta dando attuazione agli impegni presi con la città”. Il prossimo passo, ora, è appunto l’approvazione del progetto da parte della Regione, che dovrebbe arrivare entro le prossime due settimane. “Dopo l’approvazione regionale – aggiunge il sindaco – bisognerà attendere i tempi tecnici per esaurire la procedura di eventuale assoggettabilità del progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale, circa 90 giorni. Questo significa che a gennaio la Regione potrà dare il via libera alla gara d’appalto, far partire i lavori tra marzo e aprile e, considerato che questi richiederanno un paio di mesi, avere le nuove scogliere pronte per l'inizio della prossima stagione estiva”.
La progettazione dell’intervento aveva preso il via alla fine del mese di giugno dopo che Gaspari, insieme all’assessore alle politiche del mare Settimio Capriotti, aveva manifestato, con una richiesta inviata a Donati, la necessità di realizzare interventi a difesa della costa, specie nel tratto di mare in corrispondenza alle prime venticinque concessioni, sottolineando come si fosse ormai reso necessario trasformare tutte le scogliere soffolte in scogliere emerse. Parallelamente a tutto ciò, inoltre, proseguirà l’iter per un intervento connesso: quello della realizzazione di un pennello alla foce dell’Albula che dovrebbe svolgere, oltre alla funzione di protezione del litorale, anche il compito di condurre lontano dallo specchio d’acqua destinato alla balneazione le acque trasportate dal torrente stesso. (Emidio Lattanzi - corriereadriatico.it)
PS: la cassa di
colmata riuscirà a contenere tutto il materiale
risultante dal futuro dragaggio del porto cittadino?
A me sembra sia già bella "colma".
E per quello che
riguarda il pennello: ma se il moto ondoso sulla
costa adriatica da Est si dirige verso Ovest, cioè
le onde generalmente si dirigono verso la riva più
vicina, secondo voi le acque trasportate dal
torrente Albula dove verranno trasportate? Verso la
Croazia? I grandi misteri della scienza e della
tecnica! (RG) |