MEDAN, Indonesia — Se n’ è stato lì, spento e silenzioso, per 400 anni. Ma ora è allarme rosso nell’isola indonesiana di Sumatra, dove il vulcano Sinabung è entrato in eruzione, proiettando fumo e cenere a 1.500 metri d’altezza e costringendo alla fuga migliaia di persone.
L’allerta è scattata alle 21 di sabato 28 agosto (ora italiana). L’attività del vulcano, già in corso durante la giornata, si è improvvisamente intensificata.
Le autorità hanno ordinato lo sgombero di 18.000 persone dalle zone ad alto rischio e dai 17 villaggi che si trovano nelle vicinanze. L’area circostante il vulcano è in prevalenza agricola. La lava e i lapilli hanno mandato in fiamme quattromila ettari di foresta. Al momento, le autorità segnalano due morti fra gli agricoltori colpiti dai lapilli della montagna in eruzione.
“È la prima volta dal 1600 che il Sinabung è entrato in eruzione, quindi abbiamo scarse informazioni sulle sue modalità e sul suo impatto”, ha detto il capo del Centro vulcanologico indonesiano, Surono.
Il Sinabung è alto 2.460 metri e si trova 60 chilometri a sud-ovest di Medan, il principale centro urbano dell’isola di Sumatra. (scienze.tv)
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